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Data: 04/08/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Le spine dei trasporti in Abruzzo - La Gtm paga i corsi all’estero ad agosto. Poi si farà rimborsare in comode rate

PESCARA Sindacato di nuovo sulle barricate per i corsi di aggiornamento professionale all'estero e ad agosto per i dirigenti della Gtm. Franco Rolandi, segretario regionale della Filt/Cgil, rivela che «la Gtm ha autorizzato il direttore delle Risorse umane Pierluigi Venditti e il direttore generale Maxmilian Di Pasquale a partecipare a un corso di inglese manageriale, da tenersi a Londra durante questo mese, un corso di business management avanzato per nuove competenze. Vi sono varie sedute del consiglio di amministrazione, come risulta dai verbali del 18 febbraio e 1° agosto 2013, del 28 gennaio e 2 aprile 2014, che hanno deciso in tal senso». Quello che ha fatto saltare sulla sedia il sindacalista è, oltre al periodo scelto per spedire i due manager a fare formazione, la modalità. «Sempre nel verbale del cda - aggiunge Rolandi - si precisa che le spese sono a loro carico (per loro si intendono sempre Di Pasquale e Venditti ndr) con anticipo di Gtm rimborsato dagli stessi in 10 rate mensili». Un rapido flash-back da parte del responsabile abruzzese della Filt/Cgil per ricordare che «solo pochi mesi gli stessi dirigenti parteciparono a corsi in Paesi stranieri ( (Giappone e Stati Uniti - leggi gli articoli) in teoria senza spese per la Gtm, ma solo a carico dei partecipanti». Ne nacque, infatti, una polemica chiarita poi da Di Pasquale e Venditti che precisarono di aver pagato di tasca propria tutte le spese. «Ora, però, ci risiamo - incalza Rolandi - dopo il Giappone è il turno dell'Inghilterra». Un corso di inglese in Inghilterra sembra il più appropriato o no? «Non è questo il punto vero - precisa il segretario regionale Filt/Cgil - , le questioni centrali sono due. Mi limito a porre alla Gtm due semplici domandine. La prima è chi ha pagato l'Iva relativa all'iscrizione del corso? È stata un costo per la Gtm o l'hanno pagata i partecipanti? Lo sanno i partecipanti che nel primo caso sia la Gtm sia loro stessi hanno commesso un illecito?». Il secondo quesito non è meno pepato: «Quale azienda permette un'uscita di cassa per contanti rientrando della somma in comode rate mensili senza interesse?». Poi Rolandi pone altre domande, una di queste si riferisce al fatto che «l'autorizzazione alla partecipazione dei corsi, soprattutto esteri, dovrebbe presupporre un incremento di elementi migliorativi non solo per i partecipanti, ma anche e soprattutto per l'azienda, quali sono stati i loro miglioramenti?». E ancora una postilla sull'opportunità di tale iniziativa: «Visto l'andamento economico-lavorativo dei corsi precedenti, ci si chiede come sia possibile che un cda autorizzi un direttore generale e un direttore delle risorse umane a partecipare a un corso il cui oggetto è il business management avanzato per nuove competenze». Mentre Rolandi attende le risposte del presidente Michele Russo e del cda della Gtm, i sindacati hanno svolto il referendum tra i lavoratori per conoscere la loro opinione «su un verbale sottoscritto da Gtm con organizzazioni sindacali compiacenti, - affermano Patrizio Gobeo (Filt/Cgil), Angelo Leone (Faisa/Cisal) e Gabriele D'Aloisio (Ugl Trasporti) - con il fine di dispensare promozioni a pioggia». Hanno votato 243 su 367 aventi diritto e i favorevoli allo stato di agitazione con vista sullo sciopero sono stati 231 (95%), contrari 8 (3.3%).

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