ROMA Il 22 agosto, ancora in piena pausa ferragostana, il governo Renzi festeggerà il suo sesto complimese. Paradossalmente, a Palazzo Chigi in molti scommettono che proprio quel momento di pausa (o quanto meno di minore frenesia) consentirà al premier Matteo Renzi di porre rimedio ad alcuni dei paradossi del suo governo: l’assenza di una segreteria tecnica e la mancanza di una struttura di supporto composta da ”esperti” di sua fiducia. Si, perché Renzi, si sa, è un grande accentratore. E partendo con la quarta inserita in quegli incredibili giorni di fine febbraio, finora ha continuato ad andare avanti praticamente da solo. Come se fosse ancora il sindaco di Firenze, ma dimenticando a casa buona parte della sua ”gens” e lasciando gran parte dei suoi collaboratori romani ancora senza una nomina ufficiale. Finora l’unico beneficiato da un pezzo di carta vidimato pare sia il consigliere diplomatico Armando Verricchio.
L’ONDATA
A giorni, però, il quadro dovrebbe cambiare. Sul fronte dei propri collaboratori più stretti Renzi dovrebbe continuare ad attingere al serbatoio del cosiddetto “Giglio magico”, nominando il trentacinquenne Giovanni Palumbo (suo capo di gabinetto alla Provincia di Firenze), capo di una postazione strategica come la segreteria tecnica. Palumbo entrerebbe così a far parte delle triade di punta tosco emiliana composta dalla fiorentina Antonella Manzione, capo del legislativo di Palazzo Chigi e dall’emiliano Mauro Bonaretti, segretario del palazzo del governo. Bonaretti avrebbe diritto a tre vice ma finora le poltrone occupate risultano solo due e sono andate all’ex ciellino Raffaele Tiscar e alla siciliana Marcella Castronovo.
Sul terzo vice a palazzo Chigi si moltiplicano le voci ma finora non sembra che i renziani abbiano prenotato questa postazione. Di sicuro invece della squadra del premier entrerà a far parte, non si sa con quale incarico, un altro toscanaccio, Franco Bellacci, suo capo della segreteria a Firenze e, da sempre, suo vero factotum.
Militante della ”Toscana fraktion” a Palazzo Chigi sarà anche la storica segretaria di Matteo Renzi, Eleonora Chierichetti, che viene data già con le valigie pronte e probabilmente lo scrittore e saggista (nonché ex assessore alla Cultura di Firenze) Giuliano Da Empoli, cui pare sia stata offerta la delicata carica di consigliere politico.
E la Toscana sarà ben rappresentata anche nel consiglio di economisti cui Renzi sta lavorando da tempo, in questo ispirandosi al modello che tentò di implementare Massimo D’Alema fra il 1999 e il 2000. Se i due coordinatori saranno Yoram Gutgeld, parlamentare Pd e consigliere economico di Renzi, e Filippo Taddei, responsabile economia del Pd, nella squadra dovrebbe entrare anche il fiorentino Tommaso Nannicini, bocconiano, fra gli ispiratori del sito Lavoce.info e vicino al viceministro Enrico Morando. Altri candidati sarebbero Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi e Marco Simoni, docente alla London School of Economics.