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Data: 05/08/2014
Testata giornalistica: Rassegna.it
Il governo taglia 'quota 96'. Flc: "Inspiegabile"

L'annuncio del ministro Madia. Mimmo Pantaleo: "E' un passo indietro inspiegabile e un'ulteriore ingiustizia nei confronti del mondo della scuola. Con poco si poteva mandare persone in pensione e liberare 4000 posti. Reagiremo"

Il governo sopprime 'quota 96', e la Flc Cgil insorge. Il governo, infatti, presenterà "emendamenti soppressivi" di quattro punti del dl Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, conversando con i cronisti a Palazzo Madama a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato che sta esaminando i circa 650 emendamenti presentati al testo.

Il ministro ha specificato che una delle modifiche riguarderà la cosiddetta 'quota 96', che sblocca 4mila pensionamenti nella scuola, un'altra i benefici previsti per le vittime del terrorismo. Un terzo rivede i limiti di età per il pensionamento d'ufficio ed elimina quindi il tetto dei 68 anni per i professori universitari e i primari. Non mutano infine le soglie per tutti gli altri dipendenti pubblici: 62 anni e 65 per i medici.

La norma avrebbe salvato 4.000 insegnati, rimasti "incagliati" nel 2012, ai quali sarebbe stata data la possibilità di andare da quest'anno in pensione con le vecchie regole pre-Fornero di 'quota 96'.

"E' un passo indietro inspiegabile da parte del governo e un'ulteriore ingiustizia nei confronti del mondo della scuola". E' il primo commento di Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil ai microfoni di RadiooArticolo1. "Stiamo discutendo di una copertura finanziaria irrisoria - ha continuato Pantaleo - che avrebbe permesso alle persone di andare in pensione e di liberare 4.000 posti di lavoro. Rispondremo anche a questo atto di ingiustizia, perché non è vero che la scuola è al centro dell'attenzione del governo. Questa ulteriore vicenda ci dice che si parla bene e si razzola male. Il governo si piega alle logiche di un idea che è quella di tagliare soltanto senza rispettare i diritti delle persone, come dimostra per l'ennesima volta questa vicenda".

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