Ma si può paragonare la cooperativa Scav, che gestisce il trasporto pubblico cittadino, all’apparato dei trasporti di Roma, che ha generato accuse all’ex sindaco Gianni Alemanno di assumere parenti e amici? Certamente no. Ma intanto un pesantissimo documento della Filt Cgil, a firma di Domenico Fontana, segretario provinciale ha fatto sobbalzare il Palazzo e messo in azione l’assessore Gabriele De Angelis, il quale ieri è stato subissato di telefonate al suo cellulare privato (lui non ne ha uno del Comune) per avere spiegazioni. «Si cacciano i più giovani e forse più produttivi lavoratori dell’azienda e nel frattempo si tengono in servizio soci che hanno maturato il diritto alla pensione, si trasmettono posti di lavoro di padre in figlio, si mantiene un apparato amministrativo e di consulenze esagerato rispetto ai numeri dell’azienda e nessuna buona pratica di gestione viene messa in campo» scrive Fontana.
E l’assessore: «Sono considerazioni pesanti sulle quali indagherò. Io so soltanto che il Comune fa di tutto per tenere in piedi la cooperativa di trasporto pubblico Scav. Ogni anno interveniamo per salvarla, abbiamo avuto un incontro proprio in questi giorni ed ora corro subito a leggermi il documento Cgil». «Puntuali oramai da tre anni, ancora una volta siamo a confrontarci con l’atteggiamento incomprensibile della cooperativa Scav, che per conto del comune di Avezzano gestisce il trasporto pubblico in città - scrive Fontana - poiché per la terza volta in tre anni la cooperativa Scav annuncia il licenziamento di due dei tre dipendenti, per il prossimo 30 settembre, il resto della forza lavoro è costituita da soci lavoratori. Incomprensibile poiché la stessa Cooperativa, impegnatasi nei confronti del Comune a formulare una ipotesi di riprogrammazione del servizio, ad oggi non ha prodotto alcun atto in tal senso. Gli unici atti prodotti sono i puntuali licenziamenti dei dipendenti, usati come arma di pressione verso il comune di Avezzano, tra l’altro socio maggioritario. Per tali ragioni, visto il tono di sfida assunto dalla incresciosa vicenda, sfida rivolta soprattutto al socio di maggioranza, chiediamo al sindaco di Avezzano di assumere le necessarie determinazioni al fine di impedire lo scempio dei licenziamenti e soprattutto di riprendere il controllo di quello che dovrebbe essere un sacrosanto diritto dei cittadini, cioè avere un sistema di trasporto pubblico credibile e gestito bene, sottratto all’improvvisazione di chi, ad oggi, produce disservizi e perdite che in larga parte ricadono sull’Ente».