CHIETI«« «Non ci aspettiamo display luminosi che indichino tempi di percorrenza e arrivi dei bus al capolinea, come succede in molte città d’Italia e d’Europa, ma almeno un cartello, ben visibile, che indichi la fermata dei pullman dell’Arpa». A protestare un folto gruppo di persone che, dopo aver fatto visita ad alcuni parenti ricoverati al policlinico hanno avuto grande difficoltà a trovare la fermata dell’Arpa che da Chieti porta a Pescara. In effetti alla fermata più vicina all’ospedale, quella che si trova di fronte al distributore automatico di bevande e snack è del tutto priva di un cartello che indica la fermata, seppure a richiesta, della società Arpa. «Gli unici bus a essere segnalati con i rispettivi orari» sottolinea un pensionato di Pescara che ha la moglie ricoverata a al policlinico «sono quelli urbani della Panoramica». Non solo. «Tenendo conto che quella fermata viene utilizzita da persone che provengono da un ospedale e non da casinò, sarebbe opportuno» riprende il pensionato «che la fermata, oltre ad essere segnalata adeguatamente venisse corredata da una pensilina che ripari da sole e pioggia che deve utilizzare il pullman. Spesso» tiene a sottolineare «si tratta di persone anziane come me oppure di persone malate». Non solo. Lo spazio per chi attende l’arrivo dei mezzi pubblici è costellato da buche che, quando piove, si trasformano in trappole pericolose. «Sistemare un cartello ben visibile alla fermata è un dovere» sostiene il pensionato a nome di molti altri viaggiatori occasionali «i passeggeri pagano un biglietto e non è giusto costringerli a delle vere e proprie cacce al tesoro per individuare le fermate. L’Arpa si documenti e prenda subito provvedimenti».