ROMA Ore decisive per chiudere l’accordo tra Alitalia ed Etihad. Le due compagnie hanno lavorato anche ieri senza sosta per sciogliere gli ultimi nodi. Così da spianare la strada alla firma dell’accordo, che potrebbe a questo punto arrivare anche già oggi, quando è in programma anche l’incontro tra il ceo di Etihad James Hogan e il Governo. Nel suo secondo giorno a Roma Hogan è stato impegnato per tutta la mattina con gli uomini di Jp Morgan, advisor della compagnia, che hanno fatto spola tra la sede e l’albergo romano dove alloggia il manager australiano. Giusto il tempo per un pranzo all’aperto in un ristorante dietro via Veneto e una breve passeggiata, e nel pomeriggio sono ripresi gli incontri questa volta con i partner italiani. L’a.d di Poste Francesco Caio è stato però ricevuto separatamente dagli altri soci: un incontro di grande cordialità, riferiscono fonti vicine al dossier, che ha permesso di passare dalla discussione dei giorni scorsi sulle sinergie alla messa in pratica della partnership tra Poste ed Etihad: su questo dalla prossima settimana sarà al lavoro un team congiunto che si occuperà di rendere esecutivi i vari argomenti della collaborazione, tra cui vendita dei biglietti negli uffici postali, assicurazioni per il turismo, e-commerce. Ma l’incontro decisivo per la trattativa Alitalia-Etihad è stato quello in serata con l’azienda e gli azionisti: una riunione per sciogliere gli ultimi nodi: il prestito ponte di circa 150 milioni, su cui va chiarito chi metterà mano al portafogli; la richiesta dei soci di allentare i vincoli sul look-up di 5 anni posto da Etihad; la riduzione delle condizioni sospensive per l’efficacia dell’accordo. Se tutto va bene non è escluso che la firma dell’accordo possa avvenire già oggi, quando è previsto anche l’incontro tra il Governo e Hogan, come annunciato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che si è nuovamente scagliato contro lo sciopero bianco a Fiumicino. Nonostante la situazione stia migliorando, con una task force in campo per smaltire i 14.000 bagagli “arretrati”, Lupi è tornato a parlare di «scandalo incomprensibile», una «vergogna inaccettabile» proprio «mentre noi tentiamo di salvare l’azienda». Nell’agenda di domani resta infine l’assemblea degli azionisti per deliberare l’aumento di capitale da 300 milioni, mentre è ancora in forse la conferenza stampa di Alitalia ed Etihad per annunciare l’avvenuto accordo.