CITTA’ SANT’ANGELO Tutelare le fasce deboli e i diritti delle persone più bisognose. L’associazione Carrozzine determinate Abruzzo chiede risposte concrete e interventi certi al Comune di Città Sant’Angelo. Dopo il Consiglio comunale convocato lo scorso primo agosto, con il gruppo d’opposizione di Responsabilità Comune che ha accusato la maggioranza d’aver bocciato la proposte di modulare le tasse Tasi e Tari in base alle capacità economiche delle famiglie e quella di acquistare bus scolastici idonei al trasporto di ragazzi e bimbi disabili, l’associazione presieduta da Claudio Ferrante ha voluto lanciare un monito alla maggioranza del sindaco Gabriele Florindi. «Ci risulta, ma vorremmo essere smentiti, che non siano state previste agevolazioni Tari. Questo è un fatto grave» commenta il presidente dell’associazione Carrozzine determinate Abruzzo, «soprattutto per i disabili. Se proprio non si vogliono tutelare tutte le persone gravemente malate, quantomeno l’amministrazione dovrebbe prendere in considerazione l’opportunità di stabilire dei requisiti entro i quali fissare degli sgravi, a esempio considerando il parametro Isee dei 10 mila euro annui. C’è da tenere in conto, però, che oggi la disabilità è la prima causa di impoverimento al mondo», prosegue Ferrante. L’associazione Carrozzine determinate Abruzzo, inoltre, è intenzionata a vederci chiaro anche per quel che riguarda il trasporto pubblico riservato ai ragazzi e ai bambini diversamente abili. «Non comprendiamo come la maggioranza del sindaco Florindi abbia potuto dire no alla proposta di adattare o acquistare un pulmino scolastico per consentire anche ai bambini affetti da gravi forme di disabilità di poter spostarsi per andare a scuola insieme con i propri compagni. Troppo spesso assistiamo a vere e proprie discriminazioni» osserva il presidente di Carrozzine determinate. Ci sono gite scolastiche, incontri didattici o altri appuntamenti ai quali i bambini disabili partecipano ma, a causa degli scuolabus vecchi e inadatti ad accompagnarli, sono costretti a viaggiare per conto proprio con apposite macchine attrezzate. Tutto questo», chiosa Ferrante, «oltre a essere incivile, è una violazione dei diritti umani come recita la legge numero 19 del 2009 ed è una vera e propria discriminazione in base alla legge 67 del 2006. Chiediamo al sindaco Florindi, alla sua giunta e all’intero Consiglio comunale di Città Sant’Angelo di prendere in considerazione le nostre proposte, altrimenti manifesteremo e saremo presenti alla prossima assemblea civica per reclamare le nostre istanze».