PESCARA - Il rettore dell'Università degli studi di Teramo, Luciano D'Amico, è il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione di Arpa Spa, la società di trasporti la cui quota maggioritaria è dell'Ente regione.
La decisione è stata presa nel pomeriggio dall'Assemblea dei soci, su proposta del presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. Presente alla riunione, che ha approvato anche il bilancio consultivo, il consigliere delegato, Camillo D'Alessandro.
“Ringrazio la Giunta per la fiducia accordata - spiega ad AbruzzoWeb il neo presidente- e per l’incarico prestigioso e impegnativo. Cercherò di tradurre in pratica le direttive strategiche che la Regione intenderà adottare per la società che dovrò dirigere”.
L’università di Teramo non perderà, comunque, il suo rettore: D’Amico assicura che “cercherò di rendere conciliabili i due impegni”.
E per quanto riguarda un eventuale doppio compenso ha ricordato che “un professore a tempo pieno come me ha la possibilità percepire un secondo reddito, se autorizzato dall’ateneo, entro un limite dei due terzi”.
Un docente percepisce 100 mila euro lordi, il presidente dell’Arpa almeno ad oggi percepisce circa 56 mila euro. Dunque D’Amico potrebbe tenersi entrambi gli stipendi.
"È la prima volta - dichiarato D'Alfonso in una nota - che la scelta cade su una personalità dall'alto profilo culturale e professionale e non per ragioni di appartenenza partitica".
D’Amico, classe 1960, nato a Torricella Peligna (Chieti), oltre che rettore di un importante ateneo può vantare come curriculum l’essere un commercialista, docente di Economia aziendale, membro dell’Accademia italiana di economia aziendale e della Società italiana di storia della ragioneria.
Competenze che torneranno senz’altro utili per salvare un’azienda che ha chiuso il 2013 con 13 milioni di euro di perdite, ed è gravata da circa 40 milioni di debiti con banche e fornitori. L’azienda sta ora attuando un piano di risanamento.
Come prevedibile D'Amico non entra nel merito di quello che dovrà fare per risanare l’azienda, ma porta a esempio quanto già fatto nell’università di Teramo.
“Quest’anno abbiamo chiuso il bilancio consolidato con un attivo di 2 milioni che abbiamo già destinato a investimento. Un obiettivo centrato grazie al contenimento di tutti i costi, alla chiusura di sedi ritenute non utili, e attraverso il rilancio delle attività strategiche, che ci hanno consentito di aumentare gli iscritti del 30 per cento, e di ottenere premialità dal ministero per la qualità della ricerca”, rivendica.
D'Amico succede a Massimo Cirulli, dimissionario, in carica dal giugno 2012.
“Incontrerò il mio predecessore per meglio conoscere lo stato del’arte dell’azienda", conclude.