«Chi ha di più, pagherà di più, ma non ci sarà nessuna stangata». Così il sindaco Maurizio Brucchi illustra le novità introdotte dalla Iuc, la nuova Imposta unica comunale, che si compone di tre voci ed altrettanti regolamenti: l'Imu, ossia l'imposta sulla casa, la Tari (rifiuti) e la Tasi (servizi indivisibili). «Abbiamo scelto di incrociare i dati relativi alle rendite catastali e quelli Isee - afferma l'assessore al Bilancio Eva Guardiani - per garantire una maggiore equità sociale, tetelando le famiglie, ma anche le imprese che danno lavoro». All'aliquota base, il 2,5 per mille, è stato aggiunto un altro 0,8 per mille, questo per permettere, come sottolinea Brucchi, di applicare detrazioni per i meno abbienti. Ad esempio, se il valore della rendita catastale va da 0 a 250 euro, c'è l'esenzione totale fino a 10mila euro di reddito Isee. La detrazione è invece di 120 euro se il reddito è da 10mila a 15mila euro, 90 euro da 15mila a 30mila, 60 oltre i 30mila. Sulle seconde case l'aliquota base è del 3,3 per mille, ma sono previste diverse esenzioni, come nel caso degli immobili a uso produttivo (gruppo catastale D), che appartengono a imprese cessate, o, al contrario, a imprese che hanno assunto a tempo indeterminato. Non si paga la Tasi anche per gli immobili concessi in locazione a canone concordato (anche quelli affittati agli studenti), e alle unità immobiliari date in uso gratuito ai figli, zero anche per le aree edificabili. In alcuni casi anche l'Imu diminuisce, a esempio per i capannoni aziendali improduttivi è stata ridotta di un punto, arrivando al 9,6 per mille, così come l'aliquota è scesa al 7,6 per mille (rispetto al 10,6) per le case concesse a uso gratuito e per quelle affittate a canone concordato. Chi pagherà di più, ossia il 10,6 per mille (sommando Imu più Tari) sono i possessori di case affittate a canone libero. Per quanto riguarda invece la tassa sui rifiuti, gli importi dipendono dal Piano Economico e finanziario della Team, che, quest'anno, si è ridotto dell'11%, attestandosi sugli 11 milioni e mezzo di euro: questo lascerebbe ben sperare per una sensibile riduzione della tariffa. Sicuramente ci saranno sgravi per i banchi di ortofrutta e aumenti per banche, caserme, ospedali e case di riposo. Le scadenze fissate per il pagamento della Tari (dopo la prima rata del 35% a fine giugno) sono: il 5 ottobre (35%) e il 30 novembre (30%). L'anno prossimo il sistema entrerà a regime: il 25% della Tari dovrà essere pagato entro il 28 febbraio, la seconda rata entro il 30 aprile, la terza entro il 30 giugno. Il restante 25% entro ottobre. Le bollette saranno recapitate agli utenti a partire da gennaio. Ma dall'opposizione arrivano dure critiche: durante la Commissione Bilancio, il M5s e il Pd hanno chiesto di rinviare la discussione sulle nuove tariffe prevista per dopodomani in Consiglio, perché ai consiglieri è stato dato poco tempo per studiare la materia decisamente complessa e proporre eventuali aggiustamenti. La maggioranza ha detto no: i grillini hanno annunciato che faranno ostruzionismo.