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Data: 31/08/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
La riforma del trasporto locale in Abruzzo - Febbo: «Ripartire da una sola azienda»

PESCARA La nuova giunta D’Alfonso marcia dritta verso la fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, le aziende del trasporto pubblico locale. Un obiettivo che rientra nell’ambito di un più ampio progetto di riorganizzazione delle società partecipate, molte delle quali, con in testa proprio l’Arpa, presentano bilanci in rosso. L’amministrazione Chiodi, nei cinque anni passati, ha provato a centrare lo stesso obiettivo, ma le resistenze interne e i veti incrociati hanno sbarrato la strada alla riforma: la società unica dei trasporti, d’altronde, ridurrebbe in un colpo solo poltrone, stipendi d’oro, rendite di posizione e pratiche clientelari, mettendo a rischio anche posti di lavoro e prerogative sindacali. Il presidente della Commissione Vigilanza, Mauro Febbo, di Forza Italia, rilancia la proposta di fusione, ma avverte: «La nascita di un'unica azienda del trasporto pubblico locale ha senso solo se si ragiona con la massima attenzione, puntando al recupero delle produttività e alla gestione degli esuberi, su cui ad oggi, tutti coloro che parlano di fusione, non ancora esprimono posizioni né propongono soluzioni». L’azione dell’ex presidente della Regione si arenò proprio su questi temi. «Proponemmo un confronto ai sindacati – ricorda Chiodi – ma la loro disponibilità si è incagliata sulla nostra richiesta di aumentare la produttività delle aziende pubbliche». Secondo Febbo esiste solo un modo per uscire dall’empasse. «Da un lato l'obiettivo deve essere il miglioramento dei servizi, ma dall'altro è necessario lavorare per la riduzione dei costi sostenuti, in modo da farsi trovare pronti alle nuove disposizioni sul mercato del comparto e da essere quantomeno concorrenziali rispetto al privato – osserva il consigliere regionale - L'ipotesi di una fusione comporta un impatto non solo sulla gestione e sull'organizzazione del lavoro, ma anche sull'impiego delle risorse e per questo urge un confronto costante tra le parti, affinché si giunga ad una soluzione realmente benefica, sia nell'ottica di rendere più efficienti i trasporti regionali, sia dal punto di vista economico e finanziario, sia per quanto riguarda le posizioni dei lavoratori, con un'attenta gestione degli esuberi».

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