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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caccia aperta a chi non paga il biglietto e anche i manager faranno i controllori. Dirigenti e quadri dagli uffici sui bus per ampliare a 330 unità la task force anti-portoghesi

Meno dipendenti in ufficio, più contrasto all’evasione tariffaria: due imperativi dettati all’Atac dall’assessore capitolino alla mobilità Guido Improta. Due priorità che adesso si traducono in un accordo nato anche per dare il buon esempio in via Prenestina: anche perché, ad andare a controllare biglietti e abbonamenti su autobus e tram saranno dirigenti e quadri dell’azienda capitolina del trasporto pubblico.

I controllori attualmente in servizio all’Atac: sono destinati a raddoppiare
L’intesa raggiunta con i sindacati, che entrerà a regime entro la fine dell’anno «prevede un aumento delle risorse coinvolte nelle operazioni di verifica al cui dimensionamento si arriverà attingendo da bacini già individuati e prevedendo l’integrazione di altre 150 unità fra quadri e dirigenti aziendali che verranno utilizzati in attività spot di verifica in logica di task force - si legge in una nota dell’Atac - In tal modo, già nel corso del mese di settembre le risorse impegnate nell’attività di verifica arriveranno a circa 330 unità, delle quali 160 impiegate full time, superando definitivamente il numero di 70 controllori ad oggi presenti in azienda».
LE VERIFICHE

L’azienda, intanto, prosegue nelle azioni di potenziamento della lotta all’evasione che, già da agosto, hanno portato a casa i primi risultati. In soli quattro giorni di verifica potenziata, secondo gli uffici di via Prenestina, sono stati controllati 5.100 utenti, su 260 mezzi, con 223 multe a persone sprovviste di titolo di viaggio. Le linee di superficie interessate sono state: 8, 780, 916, 46, 80, 53, 83, 85, 87, 160, 492, 62, 63, 810, 271, 60, 170, 40, 64, 81, 628, 70, 30, 44, H. «L’accordo - prosegue la nota - oltre ad opportuni percorsi di formazione, individua inoltre un nuovo modello organizzativo che prevede una razionalizzazione delle funzioni di coordinamento e la realizzazione di investimenti in tecnologie». Per assicurare la massima efficacia agli interventi, oltre alla possibilità per i controllori di salire a bordo fuori fermata, in particolare ai semafori, è anche previsto l’impiego di personale in borghese.
LE REAZIONI

Soddisfatto Ignazio Marino: «Ringrazio tutti per il risultato raggiunto - commenta il sindaco - L’impegno che stiamo portando avanti per ristabilire la legalità e il decoro nella città passa anche attraverso la lotta all’evasione tariffaria». Secondo Annamaria Cesaretti (Sel), presidente della commissione capitolina mobilità, «con questo accordo si avrà un aumento delle risorse coinvolte attraverso la ricollocazione del personale dell’azienda, con l’impiego anche di quadri e dirigenti, e il piano anti-evasione si avvarrà anche di campagne di comunicazione e di sensibilizzazione al pagamento del titolo di viaggio». L’accordo «rappresenta un altro risultato rilevante, in linea con il riassetto complessivo e la politica di risanamento dell’azienda - aggiunge il consigliere comunale Pd Maurizio Policastro - L’evasione tariffaria, che ha numeri molto elevati a Roma, tocca la sensibilità dell’opinione pubblica e, in particolare, colpisce i cittadini onesti».

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