Passa il pacchetto finanziario del Comune con le aliquote ai massimali. Respinti tutti gli emendamenti delle minoranze
PESCARA La premessa è quella di una manovra «lacrime e sangue», con la conferma delle aliquote al massimo e nessuno sconto per alleggerire la pressione fiscale delle famiglie svantaggiate. Unica eccezione la detrazione sulla prima casa di 100 euro dall’importo della Tasi e 200 euro dall’Imu per alcune tipologie di abitazioni (A1, A8 e A9) e per gli immobili di edilizia residenziale pubblica. Nuovi sacrifici che l’amministrazione guidata dal sindaco Marco Alessandrini ha approvato in extremis nella serata di ieri, al termine di una lunga giornata di dibattito in aula, segnata anche dalla protesta dei sindacati e culminata con il voto delle 21. La razionalizzazione delle spese correnti per 3 milioni e 623mila euro, reclamata nei giorni scorsi dal centrodestra, è stata bollata dalla maggioranza come «irricevibile» poiché i fondi risultano impegnati oppure fanno parte di un pacchetto definito «insopprimibile». Stesso discorso per l’emendamento del Movimento 5 stelle, che prevedeva l’azzeramento delle indennità di sindaco, consiglieri e assessori e una serie di tagli lineari su 495 voci attinte dal piano economico di gestione, bocciato in mattinata tra le proteste della capogruppo dei grillini Enrica Sabatini. «La proposta della minoranza è un pout-pourri di demagogia politica e irresponsabilità», rimarca il vicesindaco Enzo Del Vecchio poco prima dell’approvazione della delibera che ha definito le aliquote della Tasi, l’imposta comunale sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, polizia municipale ecc.) che da quest’anno va a compensare le mancate coperture della vecchia Ici-Imu sulla prima casa e che prevede un gettito di 10 milioni 400mila euro, e per le aliquote Imu, l’imposta municipale unica sugli immobili che porterà altri 2 milioni e 300mila euro. Al termine della maratona consiliare, il provvedimento è passato con 18 voti del centrosinistra e 9 contrari del centrodestra. Favorevole anche la Lista Teodoro, nonostante le critiche iniziali al provvedimento da parte di Massimiliano Pignoli. Non è bastato l’incontro nel pomeriggio, durante la sospensione dei lavori, tra la maggioranza e i consiglieri di centrodestra Marcello Antonelli, Guerino Testa, Vincenzo D’Incecco e Massimo Pastore. Gli unici due emendamenti approvati sono stati quelli già discussi in commissione Finanze. Gli altri, gli oltre mille dell’opposizione, sono stati giudicati «decaduti» dal presidente dell’assemblea Antonio Blasioli, che ha messo fine così all’ostruzionismo a oltranza paventato dalla minoranza. «È una vergognosa forzatura», tuona Antonelli, seguito da Testa: «Ci avete messo le catene, condannando i cittadini a subire una stangata e dimostrandovi sordi alle richieste dei sindacati». L’aliquota sulla prima casa passa dal 2,5 al 3 per mille, ma l’operazione consente di introdurre una detrazione di 100 euro per tutte le abitazioni principali. Leggermente ridotti gli aumenti Imu per le case affittate a canone concordato e concesse in comodato gratuito dai genitori ai propri figli. «I tagli proposti», ribatte l’assessore al Bilancio, Bruna Sammassimo, «non sono altro che la somma di tutte le disponibilità fino alla fine dell'anno. È stato proposto di azzerare ogni possibilità di spesa, senza tenere conto che ci sono contratti da rispettare, fondi per sociale e famiglie che loro in altra sede ci invitano tutelare».
Approda in aula la protesta dei sindacati Cgil e Cisl: subito un incontro per prevedere riduzioni fiscali
Cento lavoratori interrompono il Consiglio
PESCARA Un centinaio di pensionati, rappresentanti delle cooperative sociali, lavoratori a progetto e con partite Iva, riuniti nelle sigle sindacali Cgil e Cisl, hanno protestato in sala consiliare «contro l’aumento indiscriminato delle imposte comunali e il raddoppio dell’addizionale Irpef». Prima il presidio sotto la sede del Municipio e, in seguito, l’interruzione dei lavori in aula con i rappresentanti provinciali Emilia Di Nicola (Cgil) e Umberto Coccia (Cisl) che hanno preso la parola per elencare al sindaco Marco Alessandrini e alla sua maggioranza le richieste delle parti sociali. «Chiediamo un tavolo urgente di concertazione e di discussione a questa amministrazione e a questa giunta», ha spiegato Di Nicola, «in modo che si possa prevedere all’interno del regolamento Iuc un sistema di agevolazioni e riduzioni fiscali per le fasce più deboli». «Le imposte comunali», ha aggiunto Coccia, «vanno a pesare in maniera forte in questa situazione drammatica. Bisognerebbe trovare la strada della razionalizzazione dei costi e una modularità nell’applicazione delle aliquote. Dobbiamo fare questo sforzo insieme affinché il peso della tassazione sia adeguato al reddito delle famiglie I lavoratori a progetto, le famiglie monoreddito e i pensionati sociali non ce la fanno. Negli anni addietro abbiamo fatto accordi importanti, individuando fasce di esenzione dell’Irpef»