Novità per i trasporti urbani. Da alcuni giorni, oltre che il biglietto di corsa semplice al prezzo di un euro, sugli autobus della Gtm è possibile acquistare anche il Bit, biglietto integrato a termine, valido 90 minuti al costo di 1,10 euro. Solo con questo secondo tipo di biglietto è possibile cambiare linea ovvero prendere più corse rispettando la soglia temporale dei 90 minuti, come conferma l’azienda. Tuttavia le lamentele non sono mancate da parte degli utenti: vuoi perché il meccanismo non è stato spiegato correttamente o vuoi perché qualcosa non sta filando per il verso giusto. Di seguito, ecco il problema evidenziato da alcuni utenti.
«Da alcuni giorni - racconta la signora Carmen, De Lellis, insegnante di danza e coreografa - le mie allieve mi raccontano dei disagi e del costo maggiore per effettuare spostamenti minimi da Pescara a Montesilvano. E oggi ho fatto l’amara scoperta: ho preso l’autobus numero 8 da Pescara nord per andare a Montesilvano, ma per raggiungere il posto di lavoro sono dovuta scendere e prendere il 3 sbarrato. Su questo autobus c’era un controllore che ha fatto notare ai presenti l’obbligo di acquistare un altro biglietto poiché si percorreva un tratto non sulla stessa linea di autobus con il quale si era partiti. Quindi cambiando linea, che in molti casi è obbligatorio, si deve rifare il biglietto. E per un percorso minimo come quello da Pescara nord a Montesilvano si è costretti a pagare invece di 1,10 euro, ben 2,20 euro. C’è anche chi si è rifiutato di pagare un nuovo biglietto».
La direzione della Gtm, come spiegato sopra, parla invece di un errore legato all’acquisto del biglietto direttamente a bordo del bus, che dà diritto a una sola corsa. La possibilità, da qualche giorno, di acquistare a bordo anche il Bit spendendo solo 10 centesimi in più, dovrebbe aver chiuso la questione.
Intanto l’azienda di trasporto metropolitano è in attesa di un’ultima riunione di verifica con Regione e Comune per la ripresa delle corse su corso Vittorio Emanuele. «Siamo in standby, pronti a ripartire» dicono dalla direzione. In verità, spiega il vice sindaco Del Vecchio, «è la Regione a dover riautorizzare la società a tornare sul vecchio percorso. Vale per la Gtm e anche per alcune corse dell’Arpa che effettueranno fermate su corso Vittorio».Tra gli aspetti da affrontare e superare c’è quello relativo alla sicurezza stradale.