ROSETO La Provincia approva il progetto preliminare per l'adeguamento degli autoporti di Roseto e Castellalto: i lavori, attesi da anni, ora possono partire. Gli interventi beneficeranno di fondi pari a 2 milioni e 700mila euro, rispettivamente 1,4 milioni per la struttura di Castellalto, 1,3 milioni per quella di Roseto. Si tratta di autoporti già esistenti, ma mai utilizzati e abbandonati: quello di Castellalto non compare neanche nell'elenco del Trail Abruzzo, il portale delle infrastrutture di trasporto e logistica di Unioncamere, mentre l'area di Roseto è stata spesso utilizzata anche per corse automobilistiche clandestine. Adesso, però, la Provincia, su concessione della Regione, titolare delle opere e che lo scorso 3 luglio aveva sottoscritto un atto a tal proposito, ha approvato i progetti per l'adeguamento sismico e la messa in funzione delle strutture. L'ente provinciale, che è il soggetto attuatore degli interventi, dovrà effettuare operazioni che riguarderanno non solo l'adeguamento sismico, ma anche l'impermeabilizzazione dei solai di copertura, la riparazione di elementi danneggiati, l'adeguamento dell'impianto antincendio già esistente, l'integrazione del sistema di raccolta delle acque piovane, la sistemazione dei piazzali, e la riparazione dei recinzioni danneggiate degli autoporti teramani. «La Regione, con questo finanziamento, intende rendere funzionali le due strutture e sarà sempre la Regione, in seguito ai lavori, a dover decidere il futuro delle due strutture», sostiene Massimo Vagnoni, assessore provinciale ai lavori pubblici. «L'augurio è che questo passaggio preluda alla presa in carico degli autoporti e alla definizione della loro destinazione». Anche Ezio Vannucci, assessore provinciale alle attività produttive e al commercio, esprime soddisfazione per il passo in avanti compiuto per l'attivazione degli autoporti: «I lavori di adeguamento consentiranno il completamento delle opere e il rilancio dei nodi logistici rispetto ad una pianificazione provinciale e regionale», dichiara Vannucci.