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Data: 05/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ntv in cerca di 100 milioni, l’ok condizionato dei soci

MILANO I soci di Ntv sono pronti a versare altri soldi nel capitale di Italo, ponendo però alcune condizioni e, per questo motivo, il gruppo ferroviario privato prende tempo fino a fine mese con le banche per presentare la manovra finanziaria necessaria al rilancio. Alcuni soci chiedono anche un rafforzamento manageriale, con la nomina di un nuovo ad. Ieri pomeriggio il cfo Fabio Tomassini, affiancato da altri manager della prima linea, ha incontrato a Roma presso il quartier generale di Italo, per circa quattro ore, i rappresentanti delle principali banche creditrici: Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare, Bnp-Bnl. Assenti i banchieri di Lazard incaricati di predisporre il nuovo piano di rilancio che dovrà poggiare su apporti di capitale accompagnati da un intervento delle banche. Dalle carte in possesso degli istituti, risulta che Ntv ha un totale accordato di 732 milioni di cui 682 utilizzati.
L’ELENCO DEI CREDITORI
Di questo debito, 465 milioni sono la garanzia prestata sul leasing ottenuto il 24 giugno 2008: la parte del leone fu di Leasint (478 milioni). Intesa è il principale creditore con 394 milioni, seguito da Mps (175,7 milioni), Banco Popolare (95,2), Bnp-Bnl (17,8 milioni). Ntv è in difficoltà per varie cause sia regolatorie (ultima delle quali l’abolizione degli incentivi sull’energia con un impatto stimato in 15-20 milioni) e sia per la concorrenza (sleale, secondo Ntv) di Fs sui prezzi. I manager del gruppo hanno comunque fornito agli istituti il nuovo business plan 2014-2018. Risulta che a giugno scorso i ricavi si sono attestati a 133,8 milioni contro i 144,1 stimati, il margine lordo è stato positivo per 0,7 milioni contro 1,4 milioni previsti, la perdita di 31,1 milioni contro un piccolo risultato positivo. Per il 2014 e gli anni successivi sono stati rivisti i target: quest’anno i ricavi dovrebbero attestarsi a 265 milioni (285 stimati) e i passeggeri a 6,5 milioni (7,1 stimati), nel 2015 ricavi a 282 milioni (327 stimati) e passeggeri a 6,6 milioni (7,6 stimati), nel 2016 ricavi a 304 milioni (364 stimati) e 6,6 milioni di passeggeri (8,2 stimati), nel 2017 ricavi a 322 milioni e nel 2018 a 337 milioni. Durante la riunione, Tomassini e gli altri manager avrebbero abbozzato le strategie future. C’è l’ipotesi di puntare sulla Torino-Salerno da affiancare alla tratta principale Torino-Milano-Roma. Inoltre Ntv ha stimato 15 milioni di investimenti sulla dorsale adriatica, ma non è detto che vengano confermati. L’obiettivo è mantenere una quota di mercato del 23% nei volumi e del 22,7% nel valore. Serve una spinta finanziaria che deve arrivare innanzitutto dai soci i quali, in cambio della moratoria su interessi e capitale sino a fine anno per risparmiare 80 milioni, ne verseranno 10. Lazard sta sondando Montezemolo, Della Valle, Punzo (che insieme hanno il 35%), Intesa (20%), Sncf (20%), Generali (15%) e gli altri per verificare la disponibilità verso un aumento di 80-100 milioni. Tutti d’accordo a patto che ci sia un nuovo piano industriale, modifiche regolatorie e, soprattutto un nuovo timoniere.

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