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Data: 05/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
«Assunzioni? Non è una sanatoria». Stefania Giannini difende i provvedimenti sui precari: «Il governo sarà coerente»

ORVIETO La «buona scuola», il giorno dopo. Dal «salotto» della Festa nazionale de l’Unità «Saperi 2.0» a Orvieto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rassicura: il governo sarà «coerente». Con la legge di stabilità, dice, si dimostrerà che la scuola è la priorità. E, ribadisce, il piano assunzioni «non sarà una sanatoria» per i precari in attesa, perché, in sostanza, c’è un ripensamento organico della scuola. Ma il ministro va oltre. Dopo la buona scuola auspica di poter proseguire «anche con la buona università e la buona ricerca: è un impegno del governo occuparsi anche di istruzione superiore e di ricerca con un metodo di rigorosa analisi dell’esistente e di prospettiva delle soluzioni per il futuro». Nel campo della ricerca in particolare, aggiunge, «i temi di sofferenza sono abbastanza chiari. C’è un eccesso di burocratizzazione nelle regole di accesso alla carriera, di interazione con i paesi del mondo. C’è una mancanza di rinnovamento del corpo di ricercatori». Sono passate poco più di 48 ore dal lancio delle linee guida per il nuovo «patto educativo». Oltre 130 pagine di idee per la scuola, da cui far partire, il 15 settembre, la consultazione con operatori della scuola, studenti, famiglie, sindacati. Nel frattempo però emergono già le prime perplessità. Sulle coperture soprattutto. Susanna Camusso, leader della Cgil, da Buggerru (Carbonia Iglesias), invita a sanare la ferita dei tagli all’istruzione. E il ministro anche via Twitter, ribadisce che su #labuonascuola il governo è coerente. Con la legge di stabilità, alle parole e alle idee seguiranno fatti». «Un governo che ha delle priorità - aveva già spiegato ieri mattina ai microfoni di Radio 24 - deve avere anche idee chiare su dove risparmiare. I soldi nel bilancio dello Stato si ricavano o da spostamenti di capitali o dall'arricchimento di capitoli di bilancio. Un governo che ha delle priorità deve avere anche idee chiare su dove risparmiare. Per la prima volta, e fa scalpore, la scuola è al primo posto, non è la Cenerentola». Intanto però i Cobas annunciano uno sciopero per il 17 settembre. Braccia incrociate, lo stesso giorno, anche per il personale Ata di Cgil, Cisl e Uil. Uno sciopero che, presume Giannini, «dovrà concentrarsi su alcuni punti di critica»: siamo pronti ad «affrontarli». Il 15 settembre poi partirà la consultazione sulle linee guida. «Non mi aspetto molte resistenze - conclude - ma un approfondito dibattito e mi auguro la comprensione di un progetto che non è fatto di pezzetti assommati, ma che ha una sua organicità funzionale».

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