Cinque scuole superiori su otto scelgono la settimana corta. Per l'anno scolastico alle porte il liceo scientifico Masci, il classico Vico, l'istituto d'arte Nicola Da Guardiagrele, il magistrale Gonzaga e il liceo coreutico rimarranno chiusi il sabato. Nessun cambiamento, invece, alle industriali, al Galiani-De Sterlich e alle professionali: si farà lezione, come da tradizione, sei giorni su sette. Da lunedì prossimo, dunque, tanti studenti teatini torneranno sui banchi con un orario rivoluzionato. Rispetto allo scorso anno, gli alunni del Masci e del Gonzaga entreranno in anticipo ed usciranno più tardi, ma tutte le lezioni sono in programma al mattino. Rientri pomeridiani, invece, sono previsti al classico (uno per gli studenti del secondo biennio, nessuno per il primo biennio), all'artistico (due) e al coreutico (uno). Era stata la Provincia, qualche mese fa, a chiedere ai presidi di attivare la settimana corta per risparmiare sul riscaldamento, ma non tutti hanno aderito. «Nel nostro caso questa scelta avrebbe causato troppi disservizi, perché il 75 per cento degli studenti sono pendolari e avrebbero dovuto frequentare la scuola anche il pomeriggio, considerando che si fanno più le ore di lezione che in altre realtà (per esempio i licei; ndr) - spiega la preside del Galiani, Candida Stigliani - Al tempo stesso risparmieremo perché l'istituto, di pomeriggio, sarà aperto solo tre giorni alla settimana». Gli stessi motivi hanno portato a dire no al dirigente scolastico delle professionali, Anna Maria Giusti.
La preside del Classico Giuseppina Politi precisa che l'invito della Provincia non ha influenzato minimamente sulla scelta: «Abbiamo preso questa decisione soprattutto per motivi pedagogici: un giorno di riposo in più è importante per i ragazzi. Inoltre, con le lezioni spalmate su cinque giorni, ci sarà un miglior impiego di tutti i docenti». Gabriella Orlando, dirigente del Gonzaga, aggiunge: «Il nuovo orario è stato istituito nel novembre 2013, ben prima della comunicazione della Provincia».
EDILIZIA SCOLASTICA
Alle materne, elementari e medie dell'area teatina sono arrivati i fondi del Piano di edilizia scolastica promesso e stilato dal governo per la voce (o l'hashtag) #scuolebelle. I finanziamenti, destinati a 31 istituti, ammontano a 406 mila euro. Al capoluogo di Provincia sono andati 50 mila 400 euro: 23 mila 800 euro per via Pescara, 19 mila 600 per il Celdit e 7 mila per via Bosio. I soldi, secondo l'informativa che il ministero ha inviato ai sindaci, dovranno essere utilizzati per il ripristino del decoro e della funzionalità nelle scuole: verniciatura delle pareti e degli infissi, piccole riparazioni di attrezzature e arredi scolastici, sostituzione dei vetri raggiungibili, interventi minimi su rubinetti e bagni, manutenzione delle aree verdi, dei giardini e delle strutture dedicate alle attività ludico-ricreative e sportive.