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Data: 06/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Cialente: «Il centrosinistra verso il suicidio politico». Crisi in Comune, il sindaco: non si può giocare sulla pelle di una città disperata. I grillini: «Una gestione superficiale e disattenta»

L’AQUILA «Il centrosinistra in questa città deve porsi il problema se vuole sopravvivere o suicidarsi». Il sindaco, Massimo Cialente, ancora non ingoia il «boccone amaro» del consiglio comunale di giovedì scorso, quando, per la seconda volta in poco più di una settimana, è venuto a mancare il numero legale al momento di una votazione e in aula si è sfiorata la rissa. «E' una questione di metodo, più che politica» ha continuato Cialente, che giovedì sera ha anche riunito un vertice di maggioranza. «La cosa grave è che ognuno resta della propria posizione. Così non si affronta una situazione disperata come quella dell'Aquila. In questo consiglio ognuno fa quello che vuole e quando non c'è solidarietà di maggioranza e c'è un'opposizione pronta ad abbandonare l'aula, le questioni non si risolvono». Ad accendere la miccia giovedì è stato, in particolare, un emendamento alla delibera sul regolamento sull’Imposta unica comunale (Iuc), a firma del consigliere del gruppo socialista Antonio Nardantonio, che chiedeva riduzioni fiscali del 50 per cento per 5 anni per gli insediamenti di nuove attività produttive. Un emendamento votato dalla minoranza, ma anche da parte della maggioranza e in particolare dai Socialisti (lo stesso Nardantonio e Gianni Padovani) e dal capogruppo di Rifondazione Enrico Perilli. «Si è votato un emendamento illegittimo, contro il parere del dirigente» ha continuato il primo cittadino. «Qualcuno mi ha fatto notare che il libero convincimento va preservato, ma non è possibile giocare in una situazione drammatica come quella che viviamo. Il rischio è che il centrosinistra vada così verso il suicidio. Il fatto che per ben due consigli nel giro di pochi giorni sia mancato il numero legale è di una gravità drammatica». Solo qualche giorno fa, infatti, il consiglio era saltato in occasione della discussione su una delibera contenente la proposta di ampliamento del sedime aeroportuale (poi passata in sede di seconda convocazione). Nonostante il clima rovente Cialente esclude ipotesi di dimissioni. «Vedranno gli altri che bisogna fare» ha concluso, dichiarando che non avrebbe partecipato al nuovo vertice di maggioranza che si è riunito ieri sera. Intanto, è più cauto l'assessore al Bilancio, Lelio De Santis, che aveva presentato in aula il Regolamento che dovrà essere discusso lunedì.«Non è stato capito che l'emendamento, non avendo parere tecnico e contabile, non era ricevibile» ha spiegato «sul piano politico, è un dato di fatto che alcuni abbiano votato non tenendo conto delle nostre indicazioni: ma la maggioranza non ha problemi strutturali».

I grillini: «Una gestione superficiale e disattenta». L’accusa al sindaco: «Deve prendersi le sue responsabilità che sono enormi». L’inchiesta al via, ieri un summit in Procura con Forestale e Vigili del fuoco

L’AQUILA. Sul sito internet del Comune sono pubblicate tutte le informazioni concernenti gli acconti 2014 riguardanti le spese per le utenze comuni degli assegnatari del Progetto Case. Le bollette sono in corso di spedizione. Notizie, modalità di calcolo e recapiti per chiedere chiarimenti sono pubblicati nella pagina "Utenze e spese comuni-Acconti 2014" della sezione "Case, map e Fondo immobiliare" dell'area "Il Sisma".L’AQUILA «E' stato davvero l'ennesimo "miracolo all'italiana" la tragedia sfiorata col distacco netto di un balcone da un appartamento del Progetto case Preturo "donato" da Silvio Berlusconi ai terremotati?». E’ la domanda che si pongono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle dell’Aquila che attaccano il sindaco. «In questi giorni», si legge nella nota «in molti si stanno chiedendo di chi sia la reale responsabilità dell'accaduto e, sempre in parecchi, stanno puntando il dito verso il costruttore il quale, nel frattempo, ha portato la sua azienda al fallimento. Allora che si fa? Il Comune, a suo tempo, volle fortemente divenire il destinatario della proprietà di cotanto bistrattato "ben di Dio" accollandosi, di conseguenza, anche il carico, non indifferente, delle spese relative alla manutenzione la quale, ad ascoltare il parere degli inquilini, non sembra essere mai avvenuta in alcuni casi. Noi del M5S L'Aquila crediamo che il Cialente, almeno per questa volta debba assumersi le proprie enormi responsabilità. Crediamo che debba farlo attraverso una seria ricognizione tesa ad evidenziare eventuali altri difetti di costruzione in tutti gli insediamenti abitativi interessati e che provveda altresì ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, come è suo dovere istituzionale, nel rispetto del decoro urbano, in una città ormai abbandonata a sé stessa». «L'accaduto, oltre a essere incredibile», prosegue la nota, «è di estrema gravità ed è sintomo di un preoccupante e totale disinteresse da parte dell'amministrazione comunale che, soprattutto dopo la recente evacuazione dei Map causata da gravi carenze strutturali degli immobili, avrebbe dovuto predisporre un meticoloso piano di controllo a salvaguardia della sicurezza e dell'incolumità di gran parte della nostra comunità. I tavoli tecnici nazionali andavano fatti prima della temeraria decisione di "accollarsi" un fardello così pesante come quello della manutenzione, al fine di pianificare una gestione del patrimonio abitativo in discussione. Non si può arrivare sempre e comunque "dopo"; i princìpi della prevenzione e delle azioni preventive, di cui da anni l'Europa si fa portavoce, sono rimasti di nuovo tristemente inascoltati. Soprattutto dopo quanto accadutoci ciò è inaccettabile. Se le tragedie danno notorietà mentre la prevenzione rimane nell'ombra è pur vero che, nel tempo, le responsabilità emergono nella loro devastante portata». L’ INDAGINE. Intanto, per quanto riguarda l’indagine, ieri c’è stato sul summit in Procura con forestale e vigili del fuoco. Si ipotizzano, tra le altre cose, anche delle omissioni da parte di chi ha permesso, forse in modo colposo, che potessero essere fatti tali lavori senza alcun tipo di controllo. Fatti i primi interrogatori. Il Comune, comunque presenterà un esposto e sarà parte civile.

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