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Data: 09/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Comune, via all’imposta unica. La maggioranza di centrosinistra si ricompatta, il consiglio approva il regolamento sulla Iuc

L’AQUILA Mal di pancia rientrati, almeno per il momento, in seno alla maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta Cialente. Così ieri, in seconda convocazione, il consiglio comunale, finito la scorsa settimana quasi in rissa, ha approvato in scioltezza tutti i punti all’ordine del giorno, a cominciare dal regolamento relativo all’Imposta unica comunale (Iuc), legata all’erogazione e alla fruizione dei servizi pubblici (18 voti favorevoli, 8 contrari, 2 di astensione). La Iuc si compone dell’imposta municipale propria (Imu), di natura patrimoniale, dovuta dai possessori di immobili (esclusa l’abitazione principale), di una componente riferita ai servizi, che si articola, a sua volta, nel tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e della tassa sui rifiuti (Tari), destinata invece a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico degli utilizzatori. Sulla base del regolamento l’Ente comunale ha facoltà di concedere, ai contribuenti che autodichiarino la condizione di temporaneo disagio economico, la rateizzazione del pagamento delle somme. In particolare, per quanto riguarda l’Imu, la base imponibile è costituita dal valore dell’immobile. Ne sono esenti, in ogni caso, i proprietari di edifici dichiarati inagibili a seguito del sisma. Relativamente, invece, alla Tasi, il presupposto del tributo è il possesso o la detenzione, a qualunque titolo, di fabbricati. L’imposta è a carico del proprietario per il 70%, mentre per il restante 30% del locatario. La base imponibile, come per l’Imu, è data dal valore dell’immobile e, ove quest’ultimo non fosse iscritto al Catasto, si fa riferimento alla rendita presunta. La Tari si applica invece sulla base del possesso o della detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree comunque suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il tributo è istituito per la copertura dei costi di investimento e di esercizio relativi alla gestione dei rifiuti, definiti annualmente sulla base del Piano economico finanziario degli interventi, redatto dalla società affidataria del servizio, nella fattispecie l’Asm. La tariffa è determinata, per le utenze domestiche, applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali le tariffe per unità di superficie parametrate al numero di occupanti. Sono previste riduzioni fino al 50% per attività commerciali, produttive e del settore alberghiero e della ristorazione. Approvato anche, con 18 sì e 9 voti contrari, il Piano finanziario dell’Asm, riconoscendo un costo complessivo di gestione del servizio pari a 14 milioni e mezzo, alla cui copertura l’ente comunale provvede con oneri pari a 8 milioni e mezzo di euro provenienti dalla Tari e con ulteriori risorse per 6 milioni di euro. Deliberate anche le aliquote delle tariffe della Tari e della Tasi. Per quest’ultima è stata disposta un’aliquota unica al 2 per mille, che scende all’1 per mille per i fabbricati rurali. Provvedimenti contestati dall’opposizione ma che, per l’assessore Lelio De Santis, si traducono in una riduzione della tassazione locale. Via libera del consiglio al contratto di servizio del Sed, il Servizio elaborazione dati del Comune, società partecipata dall’ente, affidataria di servizi strumentali, quali la gestione dei servizi informatici e di rete, dei servizi demografici, finanziari, tributari e documentali, oltre alla banca dati dell’emergenza e allo sportello unificato. L’ammontare delle prestazioni, a carico del Comune, è quantificato in un importo pari a 1 milione 513mila 799 euro. Eletti anche i rappresentanti del Comune all’interno del consorzio ex Ipab, che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Si tratta di Pierluigi Mancini, uno dei consiglieri di maggioranza negli ultimi tempi più critici nei confronti della giunta, e dell’esponente di minoranza Emanuele Imprudente. Quindi l’approvazione degli ordini del giorno, a cominciare da quello presentato dal consigliere Alì Salem (Pd), con il quale «si impegna il sindaco a intervenire urgentemente per una rapida soluzione», in riferimento al fatto che «la Regione Abruzzo, unica in Italia, ha abolito il diritto di poter avere gratuitamente medicinali salvavita per la cura delle malattie rare». Sì anche all’ordine del giorno di Guido Quintino Liris (capogruppo Pdl), che impegna sindaco e giunta «a chiarire nelle sedi ministeriali competenti, la non assoggettabilità alla Tasi degli immobili inagibili a causa del sisma, pure per quanto concerne le parti comuni di aggregati edilizi». Approvata, infine, una mozione presentata dal consigliere straniero Gamal Bouchaib, con la quale si sollecita un intervento del sindaco affinché il dirigente scolastico competente accetti l’iscrizione, nel complesso didattico «Torrione-Colle Capo Croce», di 10 bambini stranieri, che sarebbero stati rifiutati a causa della soppressione di una classe.

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