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Data: 10/09/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Bus e treni in una società unica. Servizi migliori ai viaggiatori. D’Alfonso: «Non riduciamo l’Arpa a un deposito di delusi dalla politica»

CHIETI «Il nuovo governo delle partecipate parte dal trasporto pubblico locale». Davanti ai lavoratori dell’Arpa il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e il consigliere delegato Camillo D’Alessandro, hanno annunciato la nuova riforma dell’azienda di trasporto regionale e la «nascita della società unica del trasporto regionale ferro-gomma».

Per il governatore si tratta di una «svolta necessaria, da portare a termine nel più breve tempo possibile. Forse già a dicembre». La volontà di «cambiare i destini dell’azienda e di un comparto importante di servizi ai cittadini» è stata fatta alla presenza del neo presidente dell’Arpa, Luciano D’Amico, che non ha mancato di sottolineare il «grande sforzo della Giunta regionale che con un intervento specifico ha permesso di mantenere inalterata l’offerta del trasporto locale».

«Ma ora è il momento di cambiare», hanno detto D’Alfonso e D’Alessandro, «e si parte dalla creazione di un soggetto univoco che erogherà il diritto fondamentale alla mobilità. Il nuovo soggetto societario terrà conto della storia e del patrimonio dell’Arpa e la riforma toccherà gli assetti societari e quelli organizzativi, con un nuovo modello e con una Regione che non sarà distratta quando verrà chiamata a dire la sua sul bilancio». In questo senso, il fattore tempo ha la sua importanza: «La società unica verrà fatta nel più breve tempo possibile - ha assicurato D’Alessandro - e sarà nostra intenzione garantire i diritti di tutti i lavoratori dell’Arpa e delle altre aziende che entreranno nel nuovo soggetto societario». Ma il presidente Luciano D’Alfonso ha anche affrontato gli aspetti politici del «nuovo percorso che la Giunta intende intraprendere», mettendo l’accento «sull’atteggiamento adulto finora mostrato dai sindacati» e sulla velocità di decisione finora mostrata dalla Regione. «La prima risposta che abbiamo dato alle sollecitazioni è stata la nomina del Rettore Luciano D’Amico, mostrando così chiaramente di non voler ridurre l’Arpa a deposito di "delusi della politica" e confermando invece che l’Arpa è un asset della Regione». Passaggi necessari, «figli del nuovo corso» che prevede soprattutto «una società che sia in grado di rimanere in piedi da sola e che avrà amministratori che saranno persone sperimentate e competenti alle quali la Regione garantirà tutta l’autonomia possibile». E per la nuova società il presidente D’Alfonso ha pensato, «come consigliere speciale, compatibilmente con le norme di legge, ad una donna, Barbara Morgante, attualmente numero due della holding Ferrovie dello Stato».

Il tentativo di costituire l’azienda unica dei trasporti era una delle punte di diamante dei progetti dell’ex assessore regionale Giandonato Morra. Un progetto che in gran parte era stato condiviso anche dalle organizzazioni sindacali ma che evidentemente non è stato ritenuto credibile dal centrodestra e non sostenuto da Gianni Chiodi che in cinque anni avrebbe potuto portare a termine un progetto che ora diventa punto di forza del futuro dell’Abruzzo attraverso la politica di Luciano D’Alfonso.

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