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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, gli autisti incrociano le braccia. Bambini appiedati. Il servizio di trasporto salta nel primo giorno di lezioni. Le famiglie protestano e l’assessore chiede tempo

TERAMO Non inizia nel migliore dei modi l’anno scolastico per i bambini teramani lasciati letteralmente a piedi dagli autisti della ditta Fratarcangeli, la società a cui il Comune ha prolungato l’accordo ad agosto per il servizio di trasporto scolastico ma che tuttavia non ha effettualo il servizio proprio alla vigilia del rientro tra i banchi. Ad annunciare quel che sarebbe successo oggi è stato il Comune che nella tarda serata di ieri, come un fulmine a ciel sereno, ha diramato questa nota stringata: «Per problematiche indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale domani il servizio di trasporto scolastico non sarà effettuato». A sciogliere il mistero è stato l’assessore comunale all’Istruzione Piero Romanelli il quale, mortificato, ha reso noto che i lavoratori della ditta hanno incrociato le braccia per un problema di riduzione del chilometraggio, dunque delle ore di servizio da fare. «Il calo delle iscrizioni è andato a ripercuotersi sul chilometraggio effettuato dalla ditta a cui il Comune corrisponde in misura proporzionale il pagamento del servizio», ha spiegato l’assessore, «questo ha provocato una riduzione delle ore a carico dei lavoratori che, in disaccordo con la misura dei vertici della ditta, hanno incrociato le braccia». A nulla sono valsi i tentativi di mediazione dell’assessore di “risarcire” il chilometraggio con l’estensione degli iscritti al servizio. «Avevamo una lista di persone che hanno inoltrato in ritardo domanda per il trasporto scolastico e che per questo motivo erano in stand by per la valutazione dei requisiti. Mi sono mostrato disponibile anche a irrobustire il chilometraggio con questi nuovi iscritti», ha spiegato ancora l’assessore Romanelli «ma a nulla è valso il tentativo. Per gli autisti dei pullmini si tratta di una riduzione talmente drastica da non aver reso possibile alcun tipo di mediazione». Di sicuro c’è che 390 bambini questa mattina non sono potuti salire sui pulmini. I dipendenti degli uffici comunali competenti ieri sera si sono affrettati ad avvertire tutte le famiglie dei bambini che, evidentemente, si sono infuriate all’arrivo della notizia. Romanelli ha garantito che le trattative proseguiranno nei prossimi giorni per arrivare a una soluzione al massimo entro lunedì. Quel che resta certo è che mentre stamattina l’amministrazione comunale al completo si è preparata per festeggiare la riapertura e la consegna del nuovo asilo di Piano d’Accio, la scuola esplosa l’anno scorso per un fuga di gas, questa brutta sorpresa ha reso amaro il brindisi.

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