Nuovo colpo di scena nell’appalto per la filovia. L’annunciata riapertura del cantiere per l’adeguamento strutturale della pavimentazione sulla strada parco nel tratto di Montesilvano, con inizio dal 20 prossimo, ha prodotto in questi giorni un fitto scambio di corrispondenza tra l’impresa appaltatrice, la Balfour Beatty, e l’amministrazione comunale di Pescara il cui esito è una diffida alla stessa ditta a proseguire nell’intervento. Se è vero che i lavori di rafforzamento dell’asfalto vanno eseguiti nel territorio montesilvanese, è altrettanto vero che secondo il Comune di Pescara la decisione del coordinamento regionale per la Via dev’essere letta come uno stop al cantiere fintanto che non sarà stato completato lo screening di Valutazione d’impatto ambientale. Al contrario, secondo l’interpretazione di Michele Russo (presidente della Gtm ovvero della stazione appaltante), lo screening andrebbe effettuato a lavori completati, sarebbe a dire che i lavori possono perciò continuare. Sbagliare chiave di lettura significa rischiare un procedimento con risvolti penali. La patata bollente è ora nelle mani del Comune di Montesilvano, il quale ha peraltro già concordato con la Balfour Beatty la riapertura del cantiere il 20 settembre. Tutto sta a vedere quale effetto produrrà sulla giunta Maragno la posizione assunta al Comune di Pescara, ente coinvolto solo perché il cantiere partirà da via Acquacorrente, cioè in territorio pescarese.
Le lettere. Porta la data del 5 settembre scorso la nota con cui la Balfour Beatty ha annunciato al Comune di Pescara la ripresa dei lavori sulla strada parco con relativa apertura del cantiere da via Acquacorrente fino a via Marinelli nel territorio di Montesilvano. A sorpresa, mercoledì 10 giorni la ditta si è vista recapitare una risposta a firma del dirigente del settore lavori publici e mobilità, Pierpaolo Pescara, che di fatto pone un deciso altolà e rimette in discussione tutto l’intervento. A scanso di equivoci, da palazzo di città hanno aggiunto una ulteriore precisazione, inviata appena ieri all’impresa appaltatrice, nella quale si afferma che «allo stato attuale non ci sarebbero le condizioni per procedere alle lavorazioni da parte di codesta ditta, così come espresse nella nota di riferimento». Diffida fondata sulla sospensione integrale dei lavori, disposta in via cautelativa dal coordinamento regionale per la valutazione d’impatto ambientale, «nelle more della sottoposizione a screening di Via del progetto stesso, invitando la direzione lavori e la stazione appaltante a disporre i conseguenti provvedimenti» scrive Pierpaolo Pescara. In conclusione, il dirigente chiede quindi alla Balfour Beatty «di far conoscere le proprie determinazioni di competenza, essendo evidente la non conciliabilità tra l’iniziativa di cantierare le opere e lo stato della procedura amministrativa».