TERAMO «Il Comune utilizzi il risarcimento dovuto dalla ditta Fratarcangeli per l'interruzione del servizio per risarcire le famiglie». Nel vortice di accuse che da giorni avvolge la questione del mancato avvio del servizio scuolabus, che ha lasciato a piedi all'apertura delle scuole oltre 300 bambini, a lanciare la proposta di risarcire le famiglie per i disagi subiti è il Movimento cinque stelle che in consiglio comunale ha puntato il dito contro l'affidamento in proroga del trasporto dei piccoli studenti alla ditta in questione e chiesto all'amministrazione comunale di utilizzare quelle somme per dare una risposta concreta al territorio. «In virtù di quanto successo abbiamo ribadito che a nostro avviso la ditta è totalmente inadeguata a vedersi riconfermare l'incarico - ha esordito Fabio Berardini, capogruppo in consiglio dei pentastellati - Attualmente la Fratarcangeli si trova in regime di proroga, ma visto che già in passato ha dato non pochi problemi riteniamo che non si possa andare avanti così. In ogni caso, visto che per capitolato devono risarcire 3mila euro per ogni giorno che non hanno effettuato il servizio e che fino a lunedì, data prevista per il riavvio del trasporto, questa somma arriverà ad un totale di 12mila euro, abbiamo chiesto all'amministrazione di utilizzare questi soldi per un risarcimento alle famiglie». Famiglie che si sono dovute organizzare con piccoli permessi, chiedendo aiuto a parenti e amici, stravolgendo le abitudini dei bambini. «Tra l'altro abbiamo chiesto anche come sia possibile, a fronte dell'obbligo dell'azienda di comunicare cinque giorni prima dell'avvio del servizio tutte le condizioni e le relative disposizioni - aggiunge Berardini - che il giorno precedente alla ripresa del trasporto scolastico non fosse ancora stato sottoscritto il contratto con i lavoratori. Perché non si è trattato di uno sciopero. Al contrario i lavoratori si sono rifiutati di firmare la riassunzione. Il sindaco ha detto che è tutto in mano all'ufficio legale, vedremo». Problemi, quelli tra azienda e lavoratori, che lunedì arriveranno sul tavolo del Prefetto nel corso di una riunione con sindacati e società.