La situazione di grave crisi resa pubblica dalla Ntv, la società ferroviaria privata di Montezemolo e Della Valle nei giorni scorsi, ha messo in moto e accelerato il meccanismo per ridefinire i criteri per il pagamento dei pedaggi sulla rete ferroviaria. Un punto cruciale per la società ferroviaria per rimettere a posto il conto economico. A chiedere all’Autorità di regolazione dei trasporti di definire regole chiare e certe è stato l’ad di Ntv, Antonello Perricone. «Il problema - ha aggiunto - è di un’Authority superiore che deve decidere e deve definire se queste regole attualmente così applicate e così determinate sono corrette o meno».
Perricone non ha atteso molto. Il presidente dell’Autohority Andrea Camanzi lo ha rassicurato: «Interverremo su due livelli: il livello delle condizioni di accesso al binario, come i sistemi di biglietteria, le informazioni, mi riferisco al fatto che chiunque operi un servizio in concorrenza deve avere la possibilità di comunicare, questo non è sempre successo anche nel caso Italo. Quindi quando Italo lamenta certe cose, dalle evidenza che abbiamo avuto, credo abbia ragione». La seconda parte sulla quale l’Authority interverrà «riguarda invece proprio le modalità di calcolo del pedaggio ferroviario, cioè di quanto Italo o di altri concorrenti, che un domani volessero arrivare o per esempio gli operatori dei treni merci che usano il binario della rete tradizionale, devono pagare e che tipo di servizio hanno. Noi introdurremo regole e metodi di calcolo in modo che questo costo sia corretto» ha spiegato Camanzi.
«L’Alta velocità è uno dei segmenti del trasporto passeggeri, - continua il presidente - sull’Alta velocità vi è una situazione molto interessante sulla possibilità di avere una concorrenza migliore e dei servizi migliori rispetto a quelli attuali. Abbiamo aperto un provvedimento specifico e ci apprestiamo ad adottare misure». Comunque per Camanzi «i problemi del segmento dell’Av come dell’altro, dei treni pendolari, sono ereditati» ha precisato.
A dar manforte a Della Valle e Montezemolo anche il ministro Lupi che ha spiegato che sul dossier Ntv non si retrocede e la liberalizzazione va avanti. «Ntv è un esempio di come le liberalizzazioni facciano bene ai viaggiatori, ai cittadini e all’azienda di Stato - ha aggiunto Lupi - Non possiamo permetterci minimamente che questa esperienza non prosegua».