PESCARA Il centrodestra non molla di un millimetro sulla stangata e sul regolamento delle tasse voluti dalla Giunta Alessandrini. Anzi, i consiglieri di Forza Italia, Ncd e Pescara Futura, dopo aver chiesto di revocare la delibera e di ripresentarla riveduta e corretta, minacciano ricorsi «perché vi sono errori tecnici macroscopici e poi vengono favoriti i più ricchi». La delibera sul regolamento della Iuc (Imposta unica comunale), approvata in Consiglio, «è illegittima e va revocata per poi procedere alla approvazione di un altro atto, stavolta corretto», sentenziano i consiglieri del centrodestra. La prima contestazione riguarda le aliquote per le categorie A/1, A/8 e A/9 pubblicate sul sito del Comune «che non corrispondono a quanto deliberato in aula (l'emendamento votato in aula parlava invece di All, Al8 e Al9)», rivelano gli esponenti dell'opposizione, che poi aggiungono: «Sempre sul sito dell'ente c'è stata una errata trascrizione delle scadenze per il pagamento della Tasi (prima rata da pagare il 16 giugno 2014 invece che 16 ottobre, che è la scadenza corretta)». L'emendamento della maggioranza sulle aliquote Imu agevolate al 9 per mille comporterebbe inoltre problemi di natura tecnica e politica «perchè - spiegano ancora - vengono ricompresi gli immobili (seconde case) concessi in uso gratuito dal proprietario ai propri parenti in linea retta di primo grado che rientrano nelle categorie catastali A/2, A/6 e A/7 mentre vengono escluse le abitazioni A/3, A/4 e A/5. Questo vuol dire che si pagherà di più per le abitazioni di tipo economico, popolare e ultrapopolare e meno per le abitazioni di tipo civile, rurale e i villini». In questo modo, concludono, si creerebbe una disparità di trattamento che potrebbe determinare anche profili di illegittimità, «oltre che l'assurda e vergognosa conseguenza che i ricchi pagheranno di meno e i poveri pagheranno di più».