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Data: 13/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Lolli sulla restituzione delle tasse «La Regione raccoglierà i dati per la trattativa con l’Europa»

L’AQUILA La Regione si farà carico di raccogliere tutti i dati economici legati al terremoto del 2009 per i comuni del cratere sismico per presentarli alla Commissione europea sul problema degli aiuti di Stato. È quanto ha riferito ieri, nel corso di una riunione tecnica, il vicepresidente Giovanni Lolli agli imprenditori e ai rappresentanti sindacali. Lolli ha reso noti gli esiti della riunione di martedì scorso con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi. «La partita con l’Unione europea», ha detto Lolli, «si gioca su due campi: una trattativa specificatamente politica con l’ausilio anche del governo nazionale e una partita tecnica nella quale dobbiamo rendere quanto più leggibile e comprensibile il concetto di danno sistemico, cioè di danno derivante dall’evento sismico che ha stravolto l’intero tessuto economico e sociale dell’Aquila e dei comuni del cratere. E su questo punto è necessaria la collaborazione di tutti», ha aggiunto il vicepresidente rivolgendosi agli imprenditori aquilani, «perché è un concetto che tocca la natura di concorrenza e libero mercato». L’opera non appare semplice perché si tratta di percorrere a ritroso negli anni la vita della città e del suo comprensorio colpiti dal terremoto del 2009. Ma i danni economici e sociali di quel sisma sono ancora visibili oggi e in questo senso gli imprenditori chiamati dall’Ue sono pronti a inserire nella relazione che verrà presentata al governo gli squilibri patiti a seguito dell’evento sismico. «Noi ci prendiamo l’onere», ha aggiunto Lolli, «di stilare il documento, nel quale verranno indicate le situazioni di squilibrio che hanno dovuto subire le aziende aquilane dopo il 2009, tra cui i trasferimenti forzati della produzione, gli aiuti dati dalle aziende ai lavoratori che dimoravano in altre città e la generale situazione di criticità sociale». I tempi per l’invio della relazione al governo sono stretti. «Molto stretti», insiste Lolli, «perché il governo verrà messo al corrente tra 10 giorni in modo da avviare la trattativa politica con questa Commissione».

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