Non amo fidarmi delle previsioni a sei, sette, 12 mesi.
Sono inutili.
Quando ho letto sulle pagine de Il Centro le dichiarazioni del Rettore, presidente dell'Arpa e del Braga, Luciano D'Amico, sulla prossima e imminente statizzazione del Braga ho pensato al sapore di una campagna elettorale.
Ho pensato alla dichiarazioni di Luciano D'Alfonso.
Ho pensto al "Già visto e allo già detto".
Fa più fico scrivere " dejà vu".
Li trovo empatici.

Non mi fido delle suggestioni del tempo dopo i tre giorni, figuriamoci di quelle visioni politiche a 365 giorni.

Alla fine abbiamo letto un documento ( unione artisti Unams del 5 settembre 2014 che ha interessato il ministro Giannini, il sottosegretario D'Onghia, il capogabinetto Fusacchia, il vice capo gabinetto Montesarchio, il capo gabinetto dell'università e della ricerca Afam Mancini, Il dirigente Ufficio III settore Pocci)...casualmente trovato a terra vicino al Braga, accanto a un bus dell'Arpa, sotto un bollettino dell'Unite.
Carte alla mano come sempre nello stile de I Due Punti.
Si legge " Per sottolineare la gravità della situazione di tutti gli IMP, ricorda ome anche il ministro Giannini in sede di audizione abbia affermato che non ci sono risorse per la statizzazione dei pareggiati.
Il fatto che questi dipendenti siano in mobilità ci dà una chance in più per la lro ricollocazione".

Non ci sono i soldi per la statizzazione.
Più o meno come entrare in un negozio, provarsi un abito da paggetto e dire ogni volta alla commessa...ripasserò perchè non posso permettermelo.
Mi auguro che il Presidente dell'Arpa D'Amico, possa riferire al Rettore D'Amico che il Presidente del Braga D'Amico si sia sbagliato.
Una volta su tre nomine può succedere.