PESCARA Corso Vittorio Emanuele riapre, ma non è dato sapere quando. Il sindaco Marco Alessandrini e l'assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici Enzo Del Vecchio parlano di «un mese», quindi metà ottobre, in realtà la data fatidica è ancora in mente dei, nessuno la conosce, nemmeno gli stessi amministratori. Per il resto è tutto pronto, dagli appalti per svolgere un paio di interventi preparatori alla riapertura. Altre cose sicure sono che su corso Vittorio sarà istituita una zona 30 ovvero che non si potrà superare il limite dei 30 chilometri orari, che sarà riaperto a doppio senso per i mezzi pubblici e i mezzi di soccorso e a senso unico (direzione sud-nord) sul lato mare. Sicura anche l'installazione di 12 varchi alla zona a traffico limitato (via Mazzini angolo viale Regina Margherita, via Piave-viale Regina Margherita, via Trento-via Fabrizi, via Umbria-via Trieste, via Firenze-via Trieste, via Milano-via Emilia, via Mazzini-via Poerio, via Roma-via Fabrizi, via Roma-corso Vittorio Emanuele, corso Umberto-corso Vittorio Emanuele, via Piave-corso Vittorio Emanuele, via Mazzini-corso Vittorio Emanuele). Ugualmente sicura una spesa di 111mila euro per i due appalti, che si aggiunge al milione e 400mila euro impegnato dall'Amministrazione di centrodestra per realizzare la riqualificazione del primo tratto di corso Vittorio. Del Vecchio ha precisato che i lavori saranno effettuati in due momenti: il primo riguarda la realizzazione di infrastrutture e l'installazione della nuova segnaletica su corso Vittorio e su tutte le vie del centro per un importo di 43.920 euro; il secondo è relativo alla eliminazione della rotatoria di via Teramo, alla sospensione della strada alternativa sulle aree di risulta e all'adeguamento della strada adiacente la stazione ferroviaria via Bassani-Pavoni, via Ferrari, imbocco di via del Circuito, via De Gasperi e via Michelangelo, per una spesa di 67.205 euro. «Questo secondo intervento - ha spiegato l'assessore - permetterà da una parte di togliere il tappo alla circolazione rappresentato dalla rotatoria di via Teramo e dall'altra di recuperare 126 aree di sosta a pagamento». Il sindaco ha rimarcato «la difficoltà di una scelta che richiedeva tempo e uno studio approfondito dell'intera questione traffico». Alessandrini, però, non dice che lui e la Giunta (ieri presente in forze insieme ai consiglieri di maggioranza) di tempo ne hanno preso fin troppo, due mesi e mezzo, senza riuscire a fissare la data della riapertura di corso Vittorio, che è poi la cosa principale che i cittadini volevano sapere.