PESCARA Il tempo è scaduto. Carlo Costantini attiva il contatore per monitorare gli euro che i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore perdono per ogni giorno, ogni ora, minuto, secondo di ritardo nella loro fusione. Alle ore 00 dell’11 settembre scorso infatti sono scaduti i sessanta giorni che l’articolo 30, comma 2, della legge regionale 44 metteva a disposizione del governatore dell’Abruzzo e del presidente del Consiglio per iniziare l’esame della legge sulla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Fusione sulla quale si erano pronunciati favorevolmente i cittadini attraverso il referendum svoltosi il 25 maggio scorso. «Dalle ore 00,11,01 del 12 settembre 2014 abbiamo installato sul sito del Comitato (www.pescaramontesilvanospoltore.it) un contatore attraverso il quale tutti possono in tempo reale consultare quanto costa ogni secondo, minuto, ora o giorno di ritardo nella fusione», spiega Carlo Costantini, presidente del Comitato promotore per il referendum. «Il calcolo viene costantemente aggiornato da un sistema che divide l’importo che lo studio di fattibilità pubblicato sullo stesso sito stima come perdita secca annua derivata dalla mancata fusione (costituita dalle maggiori spese non eliminate e dai maggiori introiti non percepiti), con il tempo che scorre inesorabilmente, senza che nessuno si muova per dare corso a quello che i cittadini hanno già deciso. La visione di queste cifre (al momento, in poco più di un giorno, abbiamo già bruciato quasi settantamila euro) rende davvero insostenibili ritardi ulteriori, soprattutto se messa in relazione alla insostenibile pressione fiscale imposta dalle amministrazioni comunali e ai continui tagli operati a spese per servizi essenziali». A queste cifre Costantini (ex deputato ed ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori) aggiunge anche i benefici indiretti e indotti che deriverebbero dalla fusione: «Si pensi solo al rischio di veder sparire a Pescara la sede del Tribunale amministrativo, dopo aver perso negli anni tutto ciò che era possibile perdere. Il Consiglio regionale e i Consigli comunali dovrebbero riunirsi anche di notte, pur di accelerare questo processo di fusione. Dovrebbero farlo anche per rispetto della volontà popolare che, per la prima volta nella storia della nostra Regione, ha avuto modo il 25 maggio di esprimersi. L’auspicio - conclude Carlo Costantini - è che il contatore diventi virale sulla rete e compaia sui siti e sui profili del maggior numero di persone, con il valore e la funzione di monito quotidiano, rivolto a chi è chiamato nelle istituzioni a dare seguito all’esito del referendum».