ROMA Vertice oggi a Roma tra il ceo di Etihad James Hogan e Luca Cordero di Montezemolo, presidente in pectore di Alitalia. Al centro dell’incontro - rigorosamente informale - la definizione dei poteri del nuovo numero uno di Alitalia, su cui c’è da tempo il consenso unanime dei soci, e, molto probabilmente, un giro d’orizzonte su piano industriale, politica commerciale e nodo esuberi. Non perdono tempo gli arabi che vogliono far decollare l’alleanza appena ottenuto il via libera da Bruxelles. Cruciale quindi, a loro avviso, completare l’assetto al vertice dopo la designazione di Silvano Cassano sulla poltrona di amministratore delegato e la definizione, anche qui nelle prossime ore, di altre prime linee.
ASSETTO AL VERTICE
Da Abu Dhabi trapela che Hogan avrebbe chiesto a Montezemolo un coinvolgimento maggiore, con poteri specifici. Non solo quindi il ruolo di rappresentante della compagnia nel mondo, di ambasciatore del made in Italy per dare impulso al turismo, ma anche le deleghe operative su marketing e comunicazione aziendale. Attività in cui l’ex presidente della Ferrari non teme rivali. A Cassano spetterà invece la gestione industriale e l’onere di far marciare veloce il piano. La nomina di Montezemolo dovrebbe arrivare nel mese di ottobre, subito dopo il via libera europeo, comunque entro fine anno. Si tratta - ha spiegato Roberto Colaninno, presidente uscente di Alitalia - di una grande «di una occasione che non va persa». «Io - ha spiegato - ho contribuito a salvare Alitalia e ne sono orgoglioso. Lascerò la presidenza, ma resterò azionista e nel cda». Con il piano Etihad, Alitalia punta forte non solo sull’America e le tratte a lungo raggio, ma anche su Medio Oriente e Nord Africa. Due macro aree considerate strategiche. Del resto un recente studio della Università Bicocca, anticipato dal Messaggero, stima che la domanda da intercettare per queste due zone, considerata anche la centralità dell’hub di Fiumicino, supera i 14,3 milioni di passeggeri. Una cifra considerevole che vede l’Asia in primo piano con una domanda effettiva di 7,4 milioni di posti e quella potenziale che supera i 10 milioni. Per l’Africa invece la domanda potenziale supera 4 milioni. Nel 2013 Alitalia ha trasportato da e per il Medio Oriente Alitalia circa 656.764 passeggeri (+5% rispetto al 2012) e vuole ovviamente migliorare. Oltre 554 mila invece i passeggeri trasportati nel continente africano (+7% rispetto al 2012). In quest’ambito la concorrenza più forte viene dalla compagnia aerea turca che il premier Erdogan supporta con sostanziosi aiuti. L’obiettivo dichiarato è quello di recuperare il tempo perduto, sfruttando le sinergie con gli arabi e una strategia commerciale aggressiva.
NUOVA TRATTA IN MAROCCO
Alla Magliana gli uomini di Etihad e i colleghi italiani stanno lavorando ventre a terra proprio per dare sostanza all’ambizioso piano industriale che ha come obiettivo un fatturato di 3,7 miliardi nel 2017. Dal 3 settembre intanto - proprio nel solco di una politica commerciale che punta a riconquistare rotte e traffico - Alitalia ha avviato un nuovo collegamento bisettimanale diretto tra Roma e Marrakech, una delle città imperiali del Marocco più affascinanti e importanti per il mercato turistico.