Garanzie per tutti i lavoratori dipendenti delle società di trasporto pubbliche e garanzie sulla trasparenza e correttezza dei resoconti di bilancio. Il consigliere delegato, Camillo D'Alessandro ha indicato ai sindacati, durante l'incontro che si è svolto in viale Bovio a Pescara, quale sarà l'iter giuridico e amministrativo che porterà la Regione Abruzzo a cogliere un obiettivo storico come la società unica dei trasporti (Arpa, Sangritana e Gtm).
D'Alessandro, che ha fissato per il 22 settembre un ulteriore incontro con i sindacati per consegnare loro il materiale che attesti i passaggi preparatori, ha sostenuto con fermezza le ragioni della fusione, fugando alcune preoccupazioni evidenziate dai sindacati: prime tra tutte la salvaguardia dei posti di lavoro, il trattamento della posizione debitoria di Arpa e un fermo controllo sulla classe dirigente che gestisce il passaggio giuridico delle società. Per quanto riguarda il personale, D'Alessandro ha evidenziato che "non esistono difficoltà impendenti grazie ad un Piano industriale che farà della lotta agli sprechi e alle sovrapposizioni una bandiera". "Ci sentiamo nelle condizioni di poter garantire a tutti i lavorati le attuali condizioni", ha detto, ricordando pure la generale solidità della nascente società che con i suoi 40 milioni di euro di capitale sociale ed una patrimonializzazione che si potrebbe aggirarsi intorno a qualche centinaio di milioni di euro. Per quanto riguarda le situazioni debitorie pregresse, D'Alessandro ha escluso che possano costituire un impedimento per la costituenda azienda unica: "Procederemo con le semestrali di ogni singola società, quindi ci saranno fornite le previsioni al 31/12 e il bilancio consolidato". La terza fase è quella dell' elaborazione del Piano industriale della società unica. "Con i tempi ci siamo - ha dichiarato il Consigliere delegato - e ci sono tutte le garanzie per affrontare al meglio questo passaggio. Le economie che otterremo saranno tali da garantire tutti. Fare le riforme è un dovere, anche quanto comportano sacrifici, noi facciamo sul serio non c'è possibilità di tornare indietro".
Non resta che aspettare l'incontro di lunedì 22 dove D'Alessandro consegnerà la semestrale e la piattaforma amministrativa intrapresa per la fusione. Intanto si vocifera che la sede della nuova società unica potrebbe sorgere a Chieti. Se confermato rischia il trasferimento la Sangritana che ha il quartier generale a Lanciano e al Comune ci sono già i primi malumori al riguardo.