TERAMO La settimana di rinvio per motivi “sindacali” del servizio di scuola bus aveva camuffato alcuni problemi che ieri alla partenza del servizio si sono palesati. Leggere modifiche ai percorsi e i nuovi orari hanno lasciato a piedi alcuni bambini, altri sono arrivati in ritardo sui banchi. Piccoli disguidi che hanno riguardato un pugno di alunni e che rispetto ai 390 lasciati a piedi lunedì scorso, rappresentano poca cosa: «piccoli errori risolvibili». A puntualizzarlo è stato l’assessore comunale Piero Romanelli secondo il quale i problemi maggiori si sono verificati a San Nicolò e a Nepezzano. «Con la diminuzione delle iscrizioni», spiega l’assessore «si è verificato che alcuni tragitti che venivano effettuati due volte dagli autisti sono stati ridotti a una sola percorrenza, e di conseguenza è stato modificato lievemente l’orario delle tappe. Un accorgimento di cui sono state avvertite tutte le famiglie, tranne quelle che hanno presentato la domanda in ritardo che usufruiranno del trasporto ma che gli operatori comunali non hanno fatto in tempo a contattare». Piccoli disguidi si sono verificati anche per l’accoglienza prescolastica, ma hanno riguardato soprattutto le scuole che si sono trovate a dover accogliere bimbi che non avevano regolarizzato il pagamento per fraintendimenti sull’importo da liquidare, 35 euro all’anno piuttosto che i 35 al mese come avevano al contrario capito alcune famiglie. Quel che è bene però è che il servizio è ripartito in attesa dell’incontro previsto per oggi in prefettura per definire la vicenda contrattuale dei lavoratori alla presenza dei sindacati e della Fratarcangeli. I sindacati hanno fatto intendere che la soluzione della controversia passerà per una diminuzione delle ore decisamente alleviata rispetto al dimezzamento iniziale, e che verrà compensata con il ricorso agli ammortizzatori e il sostegno di nuove iscrizioni rimaste in attesa da parte del Comune per aumentare il chilometraggio. Romanelli intanto rassicura sul fatto che non si ripeterà mai più in futuro un disservizio analogo e annuncia importanti novità alla vigilia del rinnovo dell’affidamento del servizio che scade il 31 dicembre. «In molti Comuni questi problemi hanno portato a maturare la scelta di sospendere il servizio», ha concluso l’assessore, «noi su questo siamo fermi sulle nostre posizioni a favore delle famiglie: il servizio non sarà soppresso, ma incrementato nel ‘porta a porta’. Stiamo cercando soluzioni stabili per garantire puntualità, efficienza e massima sicurezza per i bambini a bordo».