Partenza ritardata e condita da polemiche per gli scuolabus teramani.
Ieri mattina, dopo lo stop del servizio causato dal rifiuto degli operatori di siglare il nuovo contratto, con orari e stipendi ridotti, i pullmini gialli sono tornati in strada, ma si sono «dimenticati» tre bambini nella zona di San Nicolò. Secondo l’amministrazione comunale si sarebbe trattato di un malinteso con le famiglie, che in realtà non avrebbero fatto richiesta del servizio, oppure tali richieste non sarebbero arrivate al Comune.
L'assessore comunale alla Pubblica istruzione Piero Romanelli si è, comunque, scusato con le famiglie per il fraintendimento, aggiungendo che una simile situazione non verrà a crearsi mai più.
ntanto la vicenda degli autisti degli scuolabus non è certo conclusa: oggi pomeriggio alle 17,30 ci sarà l'atteso incontro tra le parti negli uffici della Prefettura, a cui i sindacati si presenteranno agguerriti. «Stiamo valutando la possibilità di supplire alle ore tagliate con degli ammortizzatori in deroga- spiega Luigi Scaccialepre della Filt Cgil- in alternativa si sta pensando anche a riduzioni di salario minime, non come quelle prospettate, che di fatto si traducevano in un dimezzamento di stipendio».
La questione economica non sarà l'unica ad essere portata sul tavolo: i sindacati coglieranno l'occasione per discutere di problemi annosi, tra questi la sicurezza dei mezzi, balzati agli onori delle cronache per multe salate comminate dai vigili urbani per la presenza di gomme lisce su un pullmino, o per le recenti polemiche di alcune mamme che hanno chiesto di visionare i pulmini prima di far salire i propri figli.
«Chiediamo- aggiunge Scaccialepre- che si facciano verifiche puntuali sui mezzi».
Altro problema che verrà sollevato riguarda la regolarità degli stipendi dei lavoratori, tema più volte arrivato anche all'attenzione del Consiglio comunale. «Ci interessa- conclude Scaccialepre - chiarire anche quali saranno i termini del nuovo bando e quale futuro aspetta i lavoratori della ditta Fratarcangeli».
Intanto il Comune conta di "ripescare" i sessanta bambini che hanno presentato domanda in ritardo, riaprendo i termini per le iscrizioni al servizio, e facendo così salire anche il monte ore per autisti ed assistenti. Si sta anche pensando a forme di risarcimento per le famiglie che hanno subito un disagio e che hanno già pagato, di fatto, un servizio che è stato sospeso per quattro giorni. «Molti Comuni - spiega l'assessore Romanelli - stanno sopprimendo questo servizio, noi invece abbiamo intenzione di portarlo avanti e di migliorarlo per quanto possibile».