LANCIANO Parte oggi il servizio di trasporto scolastico comunale destinato alle scuole dell’infanzia e primarie. La gara di affidamento è ancora in corso, ma il Comune ha dato mandato alla ditta con maggior punteggio, la Fratarcangeli Cocco sas di Frosinone, di svolgere il servizio prima dell’aggiudicazione definitiva. Si attendono, infatti, adempimenti burocratici e il tempo stabilito per legge per la presentazione di eventuali ricorsi da parte delle ditte che non sono state scelte. Nel nuovo bando di gara europeo, necessario dopo che il comune la scorsa primavera aveva revocato il servizio alla School Bus service di Afragola a seguito della mancata conferma del certificato antimafia da parte della prefettura di Napoli, il Comune ha inserito un capitolato speciale che riguarda alcuni aspetti tecnico qualitativi e una clausola sociale di salvaguardia del personale. La società che si aggiudica il servizio, tra le altre cose, deve dimostrare infatti di avere i mezzi più nuovi, il personale con un’anzianità di almeno tre anni per ogni tipo di mansione richiesta (autisti e assistenti) e il maggior numero di dipendenti a tempo indeterminato. «Il servizio», spiega l’assessore all’istruzione Marcello D’Ovidio, «verrà affidato nell’ottica della continuità sia per il personale che per le famiglie». Intanto l'assessore puntualizza alcuni aspetti anche riguardo le tariffe per mensa e trasporti. «Il costo del trasporto scolastico», spiega D’Ovidio, «è stato definito anch’esso con delle fasce di reddito Isee, ma va da un minimo di 40 a un massimo di 400 euro l’anno, ovvero da meno di venti centesimi a meno di due euro al giorno. Quanto alle tariffe mensa», prosegue l’assessore, «l’anno scorso si pagavano o 0,81 euro o 2,15 euro al giorno a seconda della fascia di riferimento. È vero che il costo è aumentato, ma lo si è fatto in risposta alle esplicite richieste della commissione mensa (costituita da rappresentanti dei genitori, ndc) che andavano nell’ottica del miglioramento della qualità del servizio. Altro criterio è che paga di più chi ha di più con la salvaguardia delle fasce meno abbienti della popolazione».