PESCARA I primi effetti si vedranno sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e sulle pensioni del mese di novembre: un acconto del 30 per cento e la parte restante da versare come saldo nei mesi successivi in 5 rate. Con il raddoppio dell’addizionale comunale Irpef 2014, approvato dalla giunta presieduta dal sindaco Pd Marco Alessandrini, Pescara passa dall’elenco delle città con le aliquote più bassa d’Italia a quello con la tariffa più alta prevista dalla legge. La seconda stangata in pochi giorni, dopo l’imposizione ai massimi livelli delle aliquote Tasi e Imu, è stata approvata dai componenti dell’esecutivo all’unanimità dei presenti (assenti alla votazione gli assessori Giuliano Diodati, Sandra Santavenere e Giacomo Cuzzi). L’addizionale comunale Irpef, così come annunciato nelle scorse settimane dal sindaco, passa così dallo 0,49 per cento (o 4,9 per mille) allo 0,8 per cento (8 per mille). Un provvedimento che consentirà all’amministrazione di recuperare 4 milioni di euro all’anno, in aggiunta ai circa 7 milioni di entrate incassate con le aliquote inferiori, andando così incontro alle esigenze di bilancio e alle casse sempre più vuote dell’ente. L’aumento di 0,5 punti percentuali è il massimo previsto dalla legge: la giunta Alessandrini non avrebbe potuto aumentare di più l’aliquota. Al momento gli unici esclusi dal salasso sono i contribuenti con un reddito Irpef complessivo inferiore a 15.050 all’anno: rispetto allo scorso anno, la soglia di esenzione per le categorie svantaggiate è stata infatti confermata. «La leva fiscale», spiega l’assessore al Bilancio Bruna Sammassimo, «si rende necessaria per tentare il riequilibrio strutturale. Lo avevamo annunciato e lo abbiamo fatto, anche se non è stata una decisione presa alla leggera. Abbiamo comunque deciso di mantenere l’esenzione per quelle fasce di reddito che non superano i 15.050 euro. E questo ha un peso poiché andiamo a salvaguardare i pensionati e i sempre più numerosi lavoratori dipendenti che guadagnano così poco da riuscire a stento ad arrivare alla fine del mese». L’assessore afferma che il provvedimento è stato approvato tenendo conto delle richieste dei sindacati: «Con questo provvedimento siamo venuti incontro», assicura Sammassimo, «anche alle esigenze che ci hanno prospettato i sindacati». Il raddoppio dell’addizionale comunale Irpef votato dalla giunta dovrà essere sottoposto, nei prossimi giorni, all’esame del consiglio comunale. Ad oggi non è stata ancora stabilita la data della sessione, ma come ha confermato il sindaco , la discussione sul bilancio di previsione sarà avviata entro il 30 settembre prossimo, in linea con quanto previsto dalla normativa. Come si legge sulla delibera di giunta, l’aumento dell’Irpef è stato determinato dal disavanzo di amministrazione pari a 4 milioni e 285 mila euro «considerato che, sulla base della bozza di bilancio predisposta, anche con riferimento alla riduzione di trasferimenti da parte dello Stato in attuazione alla spending review, è emersa la necessità improcrastinabile di disporre di nuove e maggiori risorse ordinarie per garantire la funzionalità dei servizi alla popolazione».