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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Costi della politica - Assicurazione sulla vita, polizza per legge

PESCARA Tra i benefit di tutti i tipi e in attesa di conoscere le spese dei gruppi consiliari sotto la lente della Procura (e chi è il benemerito che ha comprato la camera per il bambino mettendola a rimborso) c’è ancora di che stropicciarsi gli occhi. La miniera dei costi della politica regala sempre grandi soddisfazioni. L’assicurazione su infortuni e vita è l’ultimo benefit della fila. Ma andiamo per ordine.
LA LEGGE BESTSELLER

L’istituto della preziosa polizza è definito per legge. Una legge, la 40 del 2010, tra le più lette per diversi motivi, un bestseller amministrativo: fornisce principi in materia di indennità, rimborsi singoli e ai gruppi, vitalizi e soprattutto si occupò al tempo di radunare i principi di decine di altre norme poi abrogate.
LA GENEROSA COPERTURA

L’articolo 18, numero maledetto a quanto pare, è quello incriminato: «I consiglieri usufruiscono di un'assicurazione contro i rischi di morte, invalidità permanente e inabilità temporanea derivanti da infortuni che gli stessi possono subire nel corso del mandato consiliare per cause connesse con il suo esercizio o per ogni altra causa, qualora non siano coperti, per altro titolo, da alcun trattamento assicurativo obbligatorio». Il principio stabilito è che lo Stato offre una sorta di copertura Inail al consigliere-lavoratore nell’esercizio delle sue funzioni. Quel che balza all’occhio, invece è che la copertura assicurativa viene offerta anche all’esterno dell’esercizio delle sue funzioni. E che questo sia fatto, in particolare, anche nel momento in cui non ci sono altre polizze personali che si occupano di farlo è piuttosto singolare. Copertura generosa? Per i grillini che lunedì hanno presentato il disegno di legge sul dimezzamento di tutte le indennità percepite dagli inquilini dell’Emiciclo è generosissima al punto che dell’assicurazione su vita e infortuni hanno chiesto la cancellazione secca. Costa mille euro a testa e complessivamente costituirebbe un risparmio di 35 mila euro nel bilancio delle spese del Consiglio. Un’inezia.
ESISTE DAL 1973

Nei corridoi del Consiglio si dice ce questa norma c’è da sempre: spulciando tra le leggi si risale addirittura al 1973, siamo all’alba della vita delle Regioni, e anche in quel caso per l’assicurazione non si badò a spese. Il consigliere va assicurato sia nell’esercizio delle sue funzioni che non. Copertura generosa, quindi e da tempi non sospetti.
Quest’anno, per quanto trapela dagli uffici aquilani non ci sono stati sinistri denunciati dai consiglieri regionali. Ma è interessante che nel quinquennio del governo Chiodi sono state circa una ventina le richieste di risarcimento danni. Chissà se erano nell’esercizio delle funzioni da consigliere?

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