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Data: 17/09/2014
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Tasi, a L'Aquila l'aliquota più bassa Pescara stanga, Teramo e Chieti a metà

L'AQUILA - È L'Aquila la città abruzzese che applicherà l'aliquota Tasi più bassa, tra i quattro capoluoghi di provincia abruzzesi.

Il capoluogo di regione, guidato dal sindaco Massimo Cialente, ha infatti fissato la tassa sui servizi indivisibili, come manutenzione strade, verde e pubblica illuminazione, al 2 per mille senza maggiorazione per finanziare riduzioni ed esenzioni.

A fare da contraltare c'è la città di Pescara con l'aliquota più alta, stabilita al 3 per mille, mentre Chieti e Teramo si attestano a metà classifica sul 2,5 per mille con una maggiorazione rispettivamente dello 0,4% e dello 0,8%.

Per chi abita nei comuni che non hanno ancora deliberato, la norma prevede il pagamento della Tasi ad aliquota standard, cioè l’1 per mille, senza detrazioni.

La tassa sui servizi indivisibili viene calcolata sulla base imponibile della rendita catastale di fabbricati rurali ed urbani e aree fabbricabili.

Il termine ultimo per il pagamento è il prossimo 16 ottobre.

Con la nuova legge, una categoria esclusa in epoca Imu dai soggetti sottoposti al balzello, rientra oggi a pieno titolo tra gli obbligati al versamento dell’imposta sulla casa e si tratta proprio degli inquilini.

Per questi ultimi, così come per i proprietari a valere sarà la rendita catastale in cui si trovano a vivere e per la quale viene loro richiesto di versare l’importo.
L'AQUILA, la meno cara

DE SANTIS: ''NONOSTANTE IL TERREMOTO, UN VANTO PER LA CITTA'''

"Non solo la nostra aliquota è la più bassa tra i capoluoghi di regione, ma non abbiamo tartassato i cittadini con lo 0,8 di maggiorazione".

L'assessore al Bilancio del Comune dell'Aquila Lelio De Santis risponde a "quanti definiscono l'amministrazione aquilana sprecona", sottolineando che, nonostante le criticità di una città terremotata, "siamo riusciti a tenerla bassa", al 2 per mille.

L'esenzione sarà totale per i redditi al di sotto dei 10 mila euro annui.

Una scelta politica dettata dalla volontà di "calmierare il mercato degli affitti che all’Aquila sono alle stelle, cercando di dare un'impronta di legalità e limpidezza soprattutto. Abbiamo infatti addebitato il 70% al proprietario della casa e il 30% al fruitore”.

“Cerchiamo di combattere gli affitti in nero, che stanno diventando una piaga - prosegue De Santis - In questo modo cerchiamo di stimolare il proprietario che ha una detassazione del 30% e che in questo modo ha tutto l'interesse a fare contratti nella legalità e nel modo più trasparente possibile”.
CHIETI

MELIDEO: “POLITICA FISCALE PER SOSTENERE FAMIGLIE E IMPRESE’’

"La nostra politica fiscale, anche questa volta, è stata improntata al sostegno di chi è maggiormente in difficoltà. Per questo motivo abbiamo studiato una serie di riduzioni mirate ad agevolare determinate categorie".

L’assessore al Bilancio del Comune di Chieti Roberto Melideo sostiene di aver puntato soprattutto a "stare vicino alle famiglie e sostenere le imprese", al 2,5 per mille l'aliquota.

Particolare attenzione è stata prevista nei confronti delle famiglie con agevolazioni studiate ad hoc.

In particolare: riduzione di 50 euro per ogni figlio a carico di età inferiore a 26 anni, riduzione del 50% sull’aliquota per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale con una rendita catastale fino a 300 euro e divisione in modo equo della tassa in caso di separazione legale fra coniugi e di affidamento condiviso.
TERAMO

BRUCCHI: ''LOTTA AD AFFITTI IN NERO E A FAVORE DI FAMIGLIE MENO ABBIENTI''

"Abbiamo fatto una tabella incrociando rendita catastale e reddito Isee e abbiamo esentato tutti i riedditi bassi inferiori a 7.500 euro. L'obiettivo è andare incontro alle famiglie con il reddito più basso e far pagare chi ha un reddito maggiore".

Così il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, la cui amministrazione adotterà un'aliquota Tasi del 2,5 per mille con l'aggiunta dello 0,8.

Bisognerà comunque attendere la fine di ottobre, secondo il primo cittadino, per vedere "la prima proiezione reale sui pagamenti".

Per quanto riguarda le percentuali di affittuari e e proprietari, il capoluogo teramano ha applicato rispettivamente il 70% e il 30%.

"Questo per far sì che vengano fuori tanti affitti in nero perché se il porietario vuole pagare di meno deve dichiarare l'affitto - conclude - Cerchiamo di combattere il più possibile le irregolarità del mercato".
PESCARA, la piu' cara

SAMMASSIMO: “UNA MODIFICA AL SISTEMA TASSE, NON UN AUMENTO”

La Tasi ha creato malcontento e polemiche tra i cittadini pescaresi. “La tassa riguarda l’importo sull’abitazione principale - afferma l’assessore alle finanze al Comune di Pescara Bruna Sammassimo - Si tratta di una modifica nel sistema-tasse e non di un aumento”.

“L’aliquota applicata è il 3 per mille e su questa c’è una detrazione di 100 euro sull’importo - spiega - Ci sono certe abitazioni che, rispetto alla vecchia Imu, pagheranno addirittura un po’ meno, altre invece avranno un lieve incremento. Non dimentichiamo che l’Imu a Pescara era il 4 per mille. Grosso modo non ci sono state grandi modifiche sulla prima casa”.

''Per quanto riguarda le altre tasse - aggiunge l’assessore - noi abbiamo approvato il regolamento Iuc che prevede tre imposte: la Tasi, già illustrata, l’Imu che riguarda altri fabbricati dalle seconde case in poi; l’aliquota è il 9 per mille solo per le abitazioni principali extra lusso, ma Pescara ha poche strutture di questo tipo”.

“Nello stesso regolamento, poi, abbiamo disciplinato la Tari, che è la tassa sui rifiuti che va a coprire in toto il costo della raccolta e gestione dei rifiuti, le aliquote saranno ripartite tra utenza domestica e non domestica, ma la delibera non è ancora andata in Giunta - conclude - In sostanza la Tasi non impone una copertura totale da parte del contribuente come lo impone per la tassa sui rifiuti”.

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