PESCARA Forza Italia alza le barricate per difendere il taglio delle aliquote Irpef e Irap riproposto per il secondo anno dalla giunta Chiodi lo scorso aprile. Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri respingono al mittente «forma e contenuto» dell’emendamento «presentato a tarda ora, sottobanco» dalla maggioranza per recuperare alle casse della regione i 32,8 milioni di euro tolti dalla fiscalità regionale. Una decisione che l’allora governatore Chiodi prese con il consenso di sindacato e imprese riuniti nel Patto per il lavoro. «Per annullare la riduzione delle tasse agli abruzzesi si sono addotte motivazioni risibili», dicono Febbo e Sospiri, « la prima che la legge 32 era stata impugnata dal Governo, ma impugnata non vuol dire che la legge non è più nella sua legittimità; la seconda è che questi soldi servono per fare altro, ma anche questo non è vero. La verità è che si vuole fare cassa». E in particolare, aggiungono, «sia finalizzata a coprire quel vergognoso atto compiuto dal commissario-presidente D'Alfonso circa la compartecipazione, cioè la volontà di chiedere ai più deboli un contributo di 1.000-1.500 euro per il ticket per la riabilitazione». In realtà, secondo i forzisti, la Regione avrebbe bisogno di soli 5 milioni nel 2014 per coprire l'applicazione della compartecipazione dal 1° ottobre. «Per superare le due “foglie di fico”, ripresenteremo immediatamente la norma così decade questa impugnativa. Lasceremo la prima firma libera così se D'Alfonso vorrà la legge sarà sua. Sulla seconda motivazione, se ci sono spese per aiutare i meno abbienti» hanno concluso Febbo e Sospiri, «vengano quantificate e certamente resterà una grande cifra per ridurre le tasse». L’assessore al Bilancio Silvio Paolucci «Non c'è alcun dubbio che la legge 32/2014 sia stata impugnata con motivazioni valide in quanto è stata approvata in regime di prorogatio. La fretta di approvare quella legge da parte della precedente maggioranza» ha spiegato ancora «era strettamente collegata alla scadenza elettorale anche se, nei contenuti, quella legge poggiava su scelte condivisibili». «La nostra richiesta in Consiglio regionale di velocizzare i tempi si spiega con l'intenzione di togliere di mezzo una legge impugnata, in modo da poterla ripresentare modificando le parti che vanno modificate, e per dare risposte convincenti a situazioni nuove». Come la necessità di introdurre la compartecipazione per la riabilitazione. «Per l'annualità 2015, servono decine di milioni di euro per la compartecipazione alle prestazioni riabilitative. Alla luce di ciò» ribadisce Paolucci «riteniamo che il pagamento di tali prestazioni della comunità più fragile della nostra popolazione rappresenti comunque una priorità. Per questo, avremmo voluto un confronto in Commissione con le opposizioni sulla fetta dei 32 milioni da dirottare alla compartecipazione. Va ricordato, peraltro, per non creare inutili allarmismi, che nella stragrande maggioranza dei casi la compartecipazione è tema che riguarda Regione e Comuni».