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Data: 18/09/2014
Testata giornalistica: Il Centro
«Filovia, via le barriere architettoniche». Il presidente dell’associazione Carrozzine determinate chiede lo stop del cantiere che riparte sabato

MONTESILVANO «Perché è così difficile presentare e pretendere un progetto che indichi in maniera chiara e dettagliata l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche esistenti lungo la strada parco?». E’ questa la domanda che il presidente dell’associazione Carrozzine determinate Claudio Ferrante pone alla vigilia della ripresa dei lavori di realizzazione della filovia in programma sabato prossimo, 20 settembre. Dopo le polemiche sollevate dal Movimento 5 Stelle e dal Partito democratico, a ribadire il proprio “no” alla ripresa degli interventi è anche Ferrante, che chiede per quale ragione la Gtm (Gestione trasporti metropolitani) non sia tenuta al rispetto delle leggi. «Che cosa sarebbe accaduto», interroga, «se un cittadino avesse costruito una casa senza progetto? Eppure, il comitato regionale Via, tra le prescrizioni imposte con il giudizio n. 2275 dell'11 settembre 2013», ricorda, «aveva già rimesso alla responsabilità della stazione appaltante Gtm la valutazione circa la necessità improcrastinabile di rendere il servizio di trasporto pienamente accessibile alle categorie sociali più deboli». Tuttavia, a oggi tutto il tracciato della filovia è off limits per carrozzine e passeggini. «Chilometri di marciapiedi fuori legge e di scivoli pendenti superiori alla norma», evidenzia Ferrante, «pali in mezzo alla strada, centinaia di strade di accesso alla strada con scivoli fuori norma». Criticità che lo scorso 31 maggio hanno comportato anche la caduta, fortunatamente senza conseguenze, dello stesso presidente dell’associazione nel corso di un sopralluogo svolto con il neo governatore della Regione Luciano D’Alfonso e gli attuali sindaci di Pescara e Montesilvano, Marco Alessandrini e Francesco Maragno (all’epoca dei fatti candidati sindaco). Un incontro al termine del quale i futuri amministratori sottoscrissero un documento che li impegnava, una volta eletti, a chiedere alla Gtm una variante progettuale, con annessa descrizione analitica delle barriere presenti e delle soluzioni previste, e a convocare tutte le parti interessate, compresi comitati e associazioni, per analizzare il progetto. «Apprezzando la richiesta già avanzata nei giorni scorsi dal sindaco Maragno e dall’assessore Paolo Cilli alla Gestione trasporti metropolitani, chiediamo ora alle istituzioni il rispetto dei patti firmati e il blocco immediato dei lavori», conclude Ferrante, «e al governatore D’Alfonso che faccia rispettare quanto stabilito dal comitato regionale Via».

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