PESCARA Si astengono dallo straordinario, le corse bis non partono più e scoppia la protesta degli utenti, che non riescono più a trovare posto sugli autobus della Gtm, l’azienda che gestisce i trasporti metropolitani, pieni fino al limite. Con tanto di insulti agli autisti, che stanno applicando, come forma di protesta, il regolamento alla lettera. Succede sul tragitto Penne-Pescara, soprattutto negli ultimi giorni, con i sindacati sul piede di guerra i quali hanno dichiarato lo stato di agitazione, in attesa dell’incontro che si terrà il 23 settembre prossimo con il prefetto di Pescara. Il tentativo sarà di trovare una via d'uscita alle querelle sorte tra le parti sociali e i vertici dell’azienda, in grado di scongiurare uno sciopero dei lavoratori. Ma intanto chi oggi subisce i disagi di una trattativa che va avanti da tempo sono i pendolari, che sulla direttrice vestina non riescono a giungere in orario sul posto di lavoro e che hanno inviato le proprie lamentele con telefonate alla direzione regionale dei trasporti, come ha confermato la responsabile del settore, Carla Mannetti. E proprio per questo, dopo un incontro che si è avuto ieri tra alcuni sindacalisti, Mannetti e il consigliere delegato della presidenza della giunta regionale, Camillo D’Alessandro, seguìto da una riunione in tarda mattinata nel palazzo della Regione di viale Bovio, è stato convocato, per questa mattina, alle 8, un incontro tra i sindacati, la direzione dei trasporti regionali e D’Alessandro. La situazione, infatti, tra sindacati e vertici della Gtm è incandescente. «Dal 16 settembre è successo che alcuni autisti prima impiegati nel servizio urbano», spiega Patrizio Gobeo, coordinatore della Filt Cgil, che stamattina, insieme con Faisa Cisal e Ugl Autoferro incontrerà i vertici regionali del trasporto, «sono stati dirottati sulla direttrice Pescara-Penne. Ma quello è un lavoro totalmente diverso. I nuovi non conoscono le coincidenze, gli interscambi e altro e poi diventa difficile mantenere una velocità costante del mezzo». Di qui, le proteste degli utenti. «E siccome abbiamo lo stato di agitazione», conclude Gobeo, «né si stanno effettuando gli straordinari, con corse bis, né si sta consentendo di far salire un numero di viaggiatori sulle carrozze maggiore di quello consentito dal regolamento. E proprio stamattina (ieri mattina per chi legge ndr)per non aver fatto salire alcuni pendolari, così com’è accaduto nei giorni scorsi, un autista ha dovuto subire una serie di insulti».