PESCARA Col vento dello sciopero che torna a soffiare sulla Gtm, l'ultima mediazione è affidata al sottosegretario dela Regione Camillo D'Alessandro e alla dirigente del settore Trasporti Carla Mannetti. Proprio stamane, l'uno e l'altra incontrano i sindacalisti di Filt/Cgil, Faisa/Cisal e Ugl autoferro per cercare di sventare una serrata che avrebbe conseguenze "politiche" per la Regione e gravi disagi per gli utenti. Alla rottura definitiva si è andati vicini più volte a causa di due problemi principali: la sicurezza di autisti e passeggeri dopo il caso delle 9 gomme dei bus Gtm scoppiate, cosa che aveva convinto l'azienda a chiedere la rescissione del contratto con la ditta fornitrice, e la situazione lavorativa degli autisti delle linee urbane che, stando alle istanze dei sindacati, vengono dirottati sulle linee extraurbane senza un'adeguata formazione professionale, creando anche in questo caso disagi a tutti i livelli. Una settimana fa, il direttore generale della Gtm Maxmilian Di Pasquale si era reso parte diligente in una mediazione fra gli stessi sindacati e il presidente della Gestione trasporti metropolitani Michele Russo.
«Ma la mediazione non ha prodotto alcun risultato. - racconta Patrizio Gobeo della Filt/Cgil - Anzi, fino a mercoledì sera ci era stato sottoposto un documento nel quale si manifestavano significative aperture verso le nostre richieste, poi, ieri mattina la nuova marcia indietro». Nel frattempo, le parti sociali sono state convocate dal prefetto di Pescara Vincenzo D'Antuono per martedì 23, sempre con l'obiettivo di trovare una soluzione indolore. Ma la svolta vera, a questo punto, può venire solo dalla Regione stessa con l'iniziativa presa da Mannetti e D'Alessandro. «Se neanche da loro avremo garanzie adeguate - sottolinea Gobeo - l'unica strada possibile sarà quella dello sciopero. Alla quale, sia ben chiaro, non vogliamo arrivare se non costretti».
Per il segretario provinciale della Filt/Cgil «al primo punto delle nostre richieste c'è la sicurezza dei mezzi. Con l'appalto per la fornitura dei pneumatici sono iniziati i problemi per i conducenti. Negli ultimi 6 mesi le gomme dei bus sono scoppiate in otto occasioni, la nona è accaduta una settimana fa. Mai in passato, con manutenzione e gestione delle gomme affidate al personale Gtm, si ricordano tali eventi». La seconda spina nel fianco della Gtm «riguarda i gravi disagi sulle linee extraurbane - conclude Gobeo - . Con l'introduzione dei turni invernali, iniziati il 16 settembre, causa la riorganizzazione del lavoro proposta dalla direzione aziendale, si sono già generati notevoli disagi per l'utenza, in quanto sulle autolinee Penne-Pescara vengono dirottati lavoratori senza conoscenza del servizio, riferito a coincidenze, capolinea, e nessuna formazione sulla strumentazione di bordo dei bus». C'è, infine, una terza contestazione di ordine generale relativa alle relazioni industriali fra la Gtm e i sindacati che si sentono «sistematicamente esclusi dalle scelte strategiche dell'azienda».
Insomma, di lavoro ce n'è abbastanza per D'Alessandro e Mannetti con quest'ultima che già in passato è riuscita a smussare angoli acuti fra la Gtm e i sindacati: ci riuscirà anche stavolta?