PESCARA. L'attivazione di una procedura immediata, su cui Regione e Direzione marittima regionale cominceranno a lavorare fin da subito.
E poi l'individuazione di un congruo pacchetto di risorse («non meno di 1 milione di euro»): sono questi i presupposti necessari, secondo il presidente Luciano D’Alfonso, per intervenire sulla vasca di colmata del porto di Pescara. L’obiettivo è quello di riuscire ad alleggerirla di almeno la metà del materiale che è vi è attualmente depositato e che ammonta a circa 300 mila tonnellate.
Il piano è stato illustrato dal governatore ieri pomeriggio. Ha detto chiaramente che i tempi dovranno essere rapidi e lo ha specificato anche al presidente del Consiglio Superiore Lavori pubblici, Massimo Sessa che ieri ha partecipato alla riunione in Regione.
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche il nuovo comandante della Direzione marittima di Pescara, Enrico Moretti, ed il direttore regionale dell'assessorato ai Traporti, Carla Mannetti. Al centro della riunione, però, è stato soprattutto il tema dei Piani regolatori portuali abruzzesi.
D'Alfonso, in particolare, ha chiesto il sostegno ed il supporto delle competenze tecniche ed amministrative del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e del suo vertice rispetto al completamento delle procedure necessarie per la definizione dei piani regolatori portuali di Pescara, Ortona e Vasto, quest'ultimo già approvato.
Il presidente della Giunta, nel corso dell'incontro, nel mettere in risalto «lo spessore, il pregio e l'antica tradizione» di questo importante organo tecnico consultivo del ministero delle Infrastrutture e nel ringraziare il presidente Sessa per la disponibilità, ha ricordato che «per una generazione intera il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici è stato il luogo della valutazione delle opere pubbliche che venivano realizzate ed oggi questo enorme giacimento di conoscenze e professionalità pùo rivelarsi determinate per portare a soluzione le criticità dei nostri porti».