L’assessore Cilli non ha interrotto i lavori e non avrebbe neanche la facoltà di farlo. C’è stato solo un equivoco sulle date
MONTESILVANO «I lavori della filovia non sono stati sospesi e riprenderanno regolarmente domani». A fare chiarezza sulla riapertura del cantiere sulla strada parco è il presidente della Gtm Michele Russo, che smentisce le dichiarazioni del Comune di Montesilvano in merito a un ipotetico slittamento degli interventi in attesa della relazione richiesta sulle barriere architettoniche. A poche ore dall’annuncio da parte dell’assessore comunale Paolo Cilli, secondo il quale il cantiere non sarebbe ripartito prima della consegna della documentazione da parte dell’impresa Balfour Betty, è arrivata la doccia gelata per le associazioni, prima fra tutte Carrozzine Determinate, che avevano esultato per lo stop dei lavori. «C’è stato semplicemente un equivoco sulle date», spiega Russo. «Il cantiere non è partito il 20 perché nessuno si è mai sognato di farlo partire di sabato. L’assessore Cilli, quindi, non solo non ha interrotto i lavori, ma non avrebbe neanche la facoltà di farlo. Cilli ha semplicemente richiesto alla Gtm di inviargli una specifica del progetto relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche per capire quali sarebbero le eventuali opere non inerenti l’impianto filoviario e, quindi, a carico del Comune». Una relazione che, a detta di Russo, verrà fornita all’ente entro martedì, ma che non pregiudica la riapertura del cantiere. «I lavori riprenderanno regolarmente domani», sottolinea, «partendo dal confine tra Pescara e Montesilvano, in zona Naiadi, con la fase che riguarda il consolidamento del manto stradale, per circa 1,5 km in direzione nord. Poi si proseguirà con la tesatura dei cavi, che sono stati tirati solo sul territorio di Pescara perché il tipo di intervento sul manto stradale prevede l’utilizzo di macchinari che potrebbero impattarvi». Le due lavorazioni impegneranno l’impresa per circa un mese e solo dopo il loro completamento si procederà all’abbattimento delle barriere architettoniche partendo da Montesilvano e tornando indietro verso Pescara. Russo tranquillizza, dunque, i cittadini e l’associazione Carrozzine Determinate, presieduta da Claudio Ferrante, in merito all’eliminazione degli ostacoli sul tracciato che avverrà, ma con i tempi dell’impresa. «Il comitato Via ha dato delle prescrizioni imponendo alla Gtm e alla Balfour Betty di rimuovere le barriere attinenti l’impianto filoviario», specifica Russo, «ma non ne ha dettato i tempi. Ha detto semplicemente che l’opera, per essere collaudata, dovrà vedere eliminate queste barriere. La programmazione di cantiere, dunque, non la fa né l’associazione né la Gtm, ma la ditta che valuterà il momento opportuno per farlo. Ferrante può stare tranquillo perché l’opera alla fine sarà fatta a regola d’arte». Lo stesso Ferrante che proprio ieri mattina aveva esultato dopo l’annuncio dello slittamento dei lavori, definito «la vittoria della civiltà, della trasparenza, del rispetto delle regole e soprattutto dei cittadini», si leggeva nella nota, «ma anche la sconfitta della prepotenza e dell’arroganza di chi fino a oggi pensava che in questo paese le regole valessero solo per i cittadini». Il presidente dell’associazione - che lo scorso 31 maggio aveva ottenuto l’impegno da parte degli attuali sindaci di Montesilvano e Pescara, Francesco Maragno e Marco Alessandrini, a sollecitare la Gtm affinché eliminasse le barriere – aveva anche ringraziato l’amministrazione di Montesilvano per l’interessamento. «Oggi è un grande giorno», aveva aggiunto «perché al danno per i cittadini si sarebbe aggiunta la beffa, non solo di aver visto proliferare in maniera illecita le barriere architettoniche, ma che quelle barriere dovessero essere pagate con i soldi dei cittadini di Montesilvano». I lavori, intanto, domani riprenderanno regolarmente perché, come conclude Russo, «nessuno li ha interrotti e chiunque provi a farlo per motivi non previsti per legge, e non ne ricorrono in questo caso, si assumerà le sue responsabilità nei confronti della Corte dei conti perché produrrà danni milionari».