MONTESILVANO La sospensione dei lavori sulla filovia nel tratto di Montesilvano, decisa in extremis dal Comune a poche ore dall’apertura del cantiere, fa esultare l’associazione Carrozzine determinate, da sempre in prima linea a denunciare l’inaccessibilità dell’opera. È proprio l’abbattimento delle barriere architettoniche, più precisamente la mancanza di una variante progettuale che chiarisca quanti e quali ostacoli sarebbero stati eliminati, che ha fatto indietreggiare il Comune. Il tutto seppur il 2 settembre il sindaco Maragno avesse concordato con la Gtm e la Balfour Beatty l’avvio dei lavori per il 20 settembre. Allo stesso tempo, però, il Comune aveva chiesto il progetto della filovia, insistendo appunto sulle barriere architettoniche, ma le carte non sono mai arrivate. Mentre lo stop vige anche a Pescara, con il veto del sindaco Alessandrini per un’opera «da rimettere in discussione a causa di gravi anomalie progettuali e contrattuali», a Montesilvano invece ruota tutto attorno all’accessibilità. Il sindaco Maragno mantiene l’impegno preso con l'associazione Carrozzine determinate lo scorso 31 maggio, in piena campagna elettorale, insieme agli altri candidati a sindaco delle due città interessate da Filò. «Questa non è solo la vittoria di Carrozzine determinate, del Wwf e delle altre organizzazioni che da anni si battono per far rispettare i diritti umani sulla strada parco – ha detto il presidente Claudio Ferrante – ma è la vittoria della civiltà, delle trasparenze, del rispetto delle regole. Una vittoria dei cittadini e un grande giorno di festa per la democrazia».