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Data: 21/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Municipalizzate, spinta per le aggregazioni

MILANO Il risiko delle utility deve ripartire. A esortare una nuova tornata di matrimoni nel mondo delle municipalizzate, così come avvenuto negli scorsi anni con la nascita al Nord di A2A, Iren ed Hera, sono il ministero dell'Economia e la Cassa depositi e prestiti, che sperano di assistere ad un nuovo consolidamento del settore in un'ottica industriale ben definita.
E proprio il governo, ha spiegato in questi giorni il capo gabinetto del ministero dell'Economia, Fabrizio Pagani, ha aperto un dossier per la vendita di asset nei settori utility. «Ci sono molte società, specie nel settore del gas e dell'elettricità, piuttosto interessanti per gli investitori», ha detto intervenendo ad un convegno di banchieri organizzato da Euromoney. Inoltre, ha sottolineato, «sarebbe un grande incentivo per Regioni e Comuni poter usare le risorse derivanti dalla vendita o dalla privatizzazione delle utility locali in conto capitale, fuori dal Patto di stabilità».
A suo avviso infatti le amministrazioni locali «potrebbero essere incentivate a dismettere le partecipazioni possedute nelle municipalizzate per realizzare quegli investimenti che il territorio necessita in termini di infrastrutture».
Allo stesso modo la pensano in Cdp, che si dice pronta a mettere mezzo miliardo di euro per innescare il processo di aggregazione. L'amministratore delegato, Giovanni Gorno Tempini, di recente aveva detto: «Non stiamo cercando municipalizzate che vogliono fare cassa. Vogliamo un consolidamento importante e con una view industriale. Quello delle utility è uno dei settori chiave per gli investimenti nelle infrastrutture che il Paese necessita. Per facilitare il processo abbiamo messo da parte idealmente mezzo miliardo».
Il Ceo di Cassa depositi e prestiti, che non si è sbilanciato troppo sui dettagli del dossier sotto la lente del Fondo strategico italiano (Fsi), ha comunque spiegato che ad «oggi progetti concreti non ne abbiamo visti. Possono essere articolati in diverso modo: si può ragionare per fusioni ma anche per settori. La finanza è lo strumento per raggiungere l'obiettivo».

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