Pescara punto di ritrovo dei numerosi e agguerriti sostenitori della mobilità a due ruote. A conclusione della settimana europea della mobilità sostenibile, cui hanno aderito ben nove Comuni dell’area metropolitana Chieti-Pescara, un folto gruppo di associazioni ambientaliste e culturali si danno appuntamento alle 11.30 in piazza della Rinascita, partendo, rigorosamente in bicicletta, da Silvi, Montesilvano, Città S.Angelo, Cappelle, Sambuceto, Francavilla, Cepagatti, Spoltore, lungo cinque direttrici ciclabili su lungomare e fondovalle fluviali, ciascuna di un colore diverso, proprio come linee di una metropolitana. Tanto che la manifestazione, rinominata non a caso Bicipolitana da un analogo precedente di Pesaro, vuole mettere in risalto proprio l’esigenza di creare infrastrutture protette intercomunali per pedoni e ciclisti. «Vogliamo dare vita a un coordinamento dei ciclisti abruzzesi - sostiene Giuseppe Di Giampietro, portavoce di Webstrade, (una delle associazioni a capo dell’iniziativa insieme a Patto per Montesilvano, Legambiente e Silvi Bellissima, Exclamè, PescaraBici Fiab, Italia Nostra, Wwf, Salvaiciclisti e Comitato paese comune) -. Ma soprattutto vogliamo svegliare i politici, per sottolineare la necessità di risolvere il problema mobilità in un’ottica intercomunale».
Ancora troppo basso quel 5% tutto abruzzese di mobilità sostenibile sul dato della mobilità complessiva a livello europeo (Germania 10%, Olanda 30%) e ancora irrisolti i collegamenti fra i tratti di piste ciclabili della nostra area metropolitana. Per questo, l’invito rivolto agli amministratori dagli organizzatori della festa-denuncia di questa mattina, è anche finalizzato a «indicare un’agenda degli interventi di completamento e riqualificazione della rete di piste ciclabili, da programmare a livello intercomunale». Per il momento, le amministrazioni cittadine dei Comuni interessati hanno dato il loro appoggio alla manifestazione e - notizia dell’ultima ora - anche la giunta regionale e l’assessorato al turismo, garantiscono il loro consenso. Il comitato pescarese della mobilità sostenibile è però agguerrito, forte anche dell’esigenza espressa dai cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore nel referendum di maggio scorso, di dare vita ad una nuova realtà metropolitana integrata che si faccia carico anche del problema della mobilità tra i vari Comuni».