Gran finale per la settimana europea della mobilità. Dopo il Day-bike-day di giovedì scorso e altre iniziative, è stata la volta di Bicipolitana. Partendo da nove diversi punti della cintura urbana, il popolo delle due ruote si è ritrovato ieri mattina in piazza Salotto, guidato da Giancarlo Odoardi, presidente dell’associazione ciclo ambientalista Pescara bici. «Una partecipazione così numerosa - afferma proprio Odoardi - testimonia la possibilità di muoversi con questo mezzo di trasporto, non solo la domenica, ma anche e soprattutto nei giorni lavorativi. Qualcuno arriva in città anche da fuori, da Pianella ad esempio. Certo, non tutti possono pedalare per 10 chilometri, ma tutti possono incrementare l’uso delle due ruote. Per tratti brevi di 3 o 4 chilomentri, la bicicletta è vincente. Ci auguriamo che l’area urbana possa attrezzarsi ancora meglio per permettere una viabilità in tutta sicurezza».
Ma, mentre la piazza si colorava di scarpe da tennis e magliette a maniche corte, non sono mancate le proteste. La prima è arrivata da un calabrese ormai pescaresizzato, Michele Gatto: «Ho vissuto tanti anni a Torino e all’estero, quello che succede qui non l’ho visto altrove. Protesto come nonno e come cittadino. Le bici non possono continuare ad andare sui marciapiedi. Dobbiamo sensibilizzare i ciclisti a pedalare sulla loro pista ciclabile e stare attenti ai bambini. Inoltre mi chiedo, i vigili cosa stanno a vigilare?». Dello stesso parere William Palusci, un ragazzo di Montesilvano: «La Regione ha promosso il progetto Bike to coast, da Martinsicuro a Vasto. Ma a Montesilvano sono due anni che la pista ciclabile sulla riviera è interrotta». Interviene anche la signora Lucia Carticiano di Sambuceto. Ha l’aria contenta per la pedalata eppure denuncia con sincero senso civico il degrado della pista sul lungofiume. «Possibile che quella che sembrava la nuova zona di élite, debba attirare senza tetto, tossicodipendenti, irregolari? Non possiamo più pedalare, almeno non da soli. E resta il problema di cani randagi e topi. Il Comune è pregato di intervenire. Dare un alloggio ai meno fortunati e poi pulire». Mentre la signora Claudia di Francavilla, arrivata in piazza con il marito Bruno, lancia una buona idea: mettere in giro delle mappe con i vari percorsi ciclabili. Poi ne approfitta per dire che anche a Villaggio Alcione c’è qualcosa che non va: le macchine stanno sui marciapiedi e le biciclette per strada. Non è mancato il saluto del vice sindaco e assessore alla mobilità Enzo Del Vecchio: «Ci sono delle difficoltà, ma stiamo lavorando per mettere a punto un piano della mobilità sostenibile». Info e mappe su www.pescarabici.org e www.pisteciclabili.com