PARIGI Era «l'ultima proposta» per la direzione, è stata accolta come «l'ultima provocazione» dai sindacati. E gli aerei restano inchiodati a terra. Air France affronta oggi il nono giorno di sciopero dei piloti, è il più lungo nella storia della compagnia dal '98, con sei voli su dieci annullati in media e perdite tra i 15 e i 20 milioni di euro al giorno, aeroporti praticamente chiusi a Marsiglia, Tolosa e Nizza, le tratte intercontinentali gravemente colpite. Causa del conflitto: le condizioni di sviluppo di Transavia Europe, la filiale low coast del gruppo Air France-Klm, che prevede l'apertura di nuove basi in Europa e contratti locali per i piloti.
GOVERNO PREOCCUPAT0
Il presidente del gruppo Alexandre de Juniac ha proposto ieri una tregua: una sospensione del progetto fino alla fine dell'anno per consentire «un dialogo approfondito» e per «elaborare con i sindacati le garanzie necessarie». Tregua respinta e avanti con lo sciopero. «E' solo fumo» ha risposto Jean-Louis Barber, presidente di Snpl AFAlpa, il sindacato maggioritario tra i piloti. «La sospensione - ha giudicato Barber - è un artificio per meglio far rinascere il progetto alla fine dell'anno. Ormai non esistono più le condizioni per costruire con serenità un progetto di questa natura». I sindacati hanno in particolare denunciato un ultimatum del presidente De Juniac, che avrebbe minacciato di far saltare l'accordo già raggiunto su Transavia France, che limita la flotta della nuova low coast e regola il distacco dei piloti sulla base del volontariato e dietro compenso. «Alexandre de Juniac ha definitivamente perso la fiducia dei piloti» è il verdetto dei sindacati. Il presidente del gruppo franco-olandese aveva già detto l'ultima parola in mattinata, dopo il «no» dei piloti alla sua proposta: «questo conflitto non ha più ragione di essere. A questo punto chiedete al sindacato perché continua uno sciopero i cui motivi non sono più né chiari né giustificati». Con Transavia Europa, il gruppo Air France - Klm intende aprire nuove basi nel continente, aumentare la flotta di Transavia France, che passerebbe da 14 a 37 aerei, con piloti con contratti locali. Ieri nel conflitto è entrato anche il premier Manuel Valls (lo stato francese detiene il 16 per cento del capitale di Air France). «Questo sciopero - ha detto Valls - deve finire il prima possibile o rischia di pesare in modo molto grave sui conti della compagnia».