SULMONA L'assessore ai Servizi, Stefano Goti, non ci sta ad accettare passivamente le critiche dei cittadini sugli autobus vecchi e rotti che circolano sulle strade sulmonesi. Appena un paio di giorni fa erano fioccate le proteste di alcuni anziani, bloccati sulla corsa C delle 11 che dal cimitero porta all'ospedale. Le porte della corriera su cui viaggiavano si sono bloccate, impedendo ai passeggeri, una decina in tutto, di scendere alle fermate desiderate, e agli altri che erano in strada di salire. L'autista è stato costretto a modificare il percorso e a tornare con i passeggeri a bordo al deposito del servizio trasporti comunale, dove ci sono i meccanici. Qui, alla zona industriale, dopo una serie di tentativi, le porte si sono finalmente aperte. I passeggeri, quasi tutti anziani, sono arrivati a destinazione con 45 minuti di ritardo, fra proteste e mugugni. «Guasti del genere possono accadere», si difende l'assessore Goti, «non capisco proprio lo sfizio che provano alcuni cittadini a lamentarsi per ogni cosa. Io li farei vivere in città non molto più grandi della nostra, dove gli autobus non passano affatto». Secondo Goti, inoltre, il parco autobus del Comune non sarebbe affatto obsoleto. «I nostri autobus sono tutti recenti», continua Goti, «quelli per le scuole sono di tre anni fa e anche gli altri. In più, abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione che ci consentirà di cambiare i due piccoli bus elettrici». Gli autobus elettrici sono nel deposito comunale da più di dieci anni. Avrebbero dovuto risolvere i problemi di inquinamento del centro storico, ma si sono rivelati inutili perché non reggono le salite delle strade cittadine. Dopo l’acquisto per 60mila euro l'uno, fatto dall’amministrazione Centofanti, i mezzi non sono mai entrati in funzione.