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Data: 29/09/2014
Testata giornalistica: Il Tempo
Licenziamenti beffa è caos in Alitalia. Mancano i decreti per la ricollocazione alla Regione. Il 26 è partita la mobilità volontaria per 500 persone

È caos sulla collocazione degli esuberi dell’Alitalia. Il piano di assorbimento delle eccedenze che fa parte dell’accordo tra l’ex compagnia di bandiera e Etihad è ancora in alto mare. Al momento è partita il 26 settembre scorso, solo la parte relativa a coloro che hanno dato la disponibilità alla mobilità a fronte di un bonus di 10.000 euro. Si tratta di 500 addetti tra personale di terra, assistenti di volo e piloti (una ventina). A questi si aggiungono circa 100 dipendenti che matureranno i diritti al pensionamento durante il periodo di mobilità, ovvero tra due e massimo cinque anni.

Chi va in mobilità percepisce un assegno pari all’80% dello stipendio finanziato con il fondo volo e in parte con un sovraprezzo di 3 euro su ogni biglietto aereo.

Restano al palo circa 1600 dipendenti che non sanno ancora quale sarà il loro futuro. Per domani è stato fissato un incontro tra i sindacati e l’azienda proprio per fare il punto sul ricollocamento di questi esuberi. Secondo il piano circa 600 dovrebbero essere assorbiti dalle aziende fornitrici di Alitalia, dalle Poste, da Etihad e dall’azienda di manutenzione che ora è a Napoli ma che dovrebbe trasferirsi a Fiumicino.

Per circa 900 esuberi poi doveva essere attivato il contratto di ricollocazione presso la Regione Lazio. Si tratta di un esperimento, un’operazione che non ha precedenti e che ancora è avvolta nel mistero. Il piano prevede che presso la Regione Lazio venga creato una sorta di bacino per il parcheggio degli esuberi Alitalia dove le aziende dovrebbero attingere in base alle loro necessità.

Al momento c’è solo uno stanziamento sulla carta da utilizzare nell’arco di due anni in due diverse tranche. mancano però i decreti attuativi per rendere operativi questi fondi. Anche l’Enac ha dato la sua disponibilità a partecipare all’operazione ma finora non ha avuto notizie.

Ci sono poi circa 200 dipendenti, parte del personale di terra, che sono stati sottratti agli esuberi e che andranno a sostituire gli stagionali con la condizione però che siano impiegati part time dal precedente contratto full time.

Di tutta questa situazione e soprattutto dei punti rimasti in sospeso si farà, come detto, il punto domani.

Intanto la compagnia araba Etihad sta valutando di assumere Ulf Huettmeyer, direttore finanziario di Air Berlin per gestire le partecipazioni azionarie, tra cui Air Berlin, Aer Lingus, Virgin Australia e Alitalia. «È solo una questione di tempo - sottolineano fonti vicinissima alla compagnia araba - perché Huettmeyer si unisca a Etihad».

Non si sa ancora nulla della valutazione da parte della Commissione europea del dossier Alitalia-Ethiad. La portavoce Helen Kearns, del commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas, ha spiegato che non ci sono limiti temporali per la risposta.

Ad agosto la Commissione aveva chiesto «documenti rilevanti» alle autorità italiane in merito all'operazione con cui Etihad è entrata nel capitale di Alitalia. In base alle regole Ue, spetta alle autorità italiane che hanno garantito la licenza fare una valutazione e assicurare che il controllo resti in mani europee, ma la commissione può, se necessario, come ha fatto in altri casi, richiedere la documentazione rilevante per assicurarsi che la legislazione Ue sia stata rispettata.

Secondo le regole europee la maggioranza della compagnia aerea deve essere in mani europee, così come il suo controllo. In caso contrario l'Italia violerebbe il regolamento.

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